Atti intimidatori: Iurlaro “Bene la presenza dello Stato, ma ora vogliamo fatti. E basta con le speculazioni”

Condividi

Il senatore del Pdl Pietro Iurlaro ha apprezzato la visita a Brindisi del vice ministro Bubbico per fare un quadro della situazione a Cellino S. Marco che come Lizzano è stato interessato in questi giorni da intimidazioni ad esponenti politici. “Bene la presenza dello Stato e le rassicurazioni. Ma ora, a parole e promesse, devono seguire fatti. Lo chiedono i cittadini della provincia e di Cellino San Marco in particolare”. E’ quanto afferma il senatore pidiellino che rispetto al vertice in Prefettura prosegue “In tempi non sospetti, avevo già lanciato l’allarme sulla delicata situazione che vive il nostro territorio, afflitto più di altri dalla grave crisi socio economica e, ho idea, di un conseguente incremento di episodi criminosi. In particolare, proprio su Cellino San Marco, anche in seguito ad un colloquio con il Prefetto Nicola Prete, avevo chiesto un’attenzione speciale da parte dello Stato in un centro che, tutt’ora, vive una situazione difficile sul fronte della lotta alla criminalità. La speranza, l’auspicio ma, anche, la ragionevole certezza è che, a stretto giro, i colpevoli dei noti attentati possano essere identificati e consegnati alla giustizia”.
L’azzurro, inoltre, critica chi, dalle tragedie altrui, cerca di trarre vantaggio elettorale.
“Trovo davvero singolare, oltre che umanamente discutibile, che una certa parte politica, proprio su Cellino, cerchi di sfruttare a proprio vantaggio quanto sta accadendo nel centro salentino. Chiedere le dimissioni di un sindaco diventato obiettivo dei criminali vuol dire fare il gioco di chi, a colpi di attentati, ha seminato il seme dell’illegalità. Vuol dire, anche, mistificare la realtà dei fatti. Perché proprio Cascione e gli esponenti del suo esecutivo avevano da tempo lanciato un grido d’aiuto alle istituzioni. Un’opposizione scevra di interessi politici dovrebbe, piuttosto, collaborare con chi, in questi anni, ha dimostrato di non voler scendere a compromessi quando si parla di legalità e di salvaguardia della stessa”.

prefettura brindisi