Attentato dinamitardo ai danni del sindacato

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Un attentato dinamitardo è stato messo a segno nella notte davanti alla sede del sindacato in via Dario Lupo a Taranto. Intorno all’una e trenta un residente ha denunciato quanto accaduto al 112. I
Carabinieri della locale Compagnia giunti sul posto hanno accertato l’esplosione di una bomba carta di medio potenziale, che era stata realizzata utilizzando della polvere pirica. L’ordigno, posizionato sul marmo di una delle finestre dell’edificio ove, al piano terra, ha sede la FENEAL UIL Taranto, deflagrando ha provocato il danneggiamento degli infissi. Oltre ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Taranto e della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo, sono intervenuti anche gli artificieri che hanno eseguito un accurato sopralluogo. Sono in corso indagini per risalire ai responsabili del gesto criminoso. A supportare le indagini degli inquirenti ci sarebbero i filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona e le testimonianze di persone ritenute informate sui fatti.

Solidarietà alla segreteria provinciale della Feneal UIL e al Segretario Antonio Guida e condanna del “vile atto intimidatorio” subìto sono state espresse dal Segretario generale della UIL di Puglia, Aldo Pugliese per il gesto “rappresenta la reazione, vigliacca e violenta, di chi non accetta un sindacato onesto e pronto a denunciare ogni sorta di interferenza criminale nel mondo del lavoro. Una reazione che non ci spaventa, ma al contrario ci sprona, come organizzazione, a percorrere e a difendere con maggiore convinzione il sentiero della legalità”.

Al Segretario Guida Pugliese rivolge “l’invito di non demordere, di continuare a lottare contro la criminalità e a favore della legalità. Al suo fianco c’è non solo la confederazione e tutta la UIL, ma anche tutti i lavoratori e i cittadini onesti che, ne siamo certi, non si faranno intimidire da chi pensa di imporre la legge della violenza”.

Anche il Presidente Antonio Marinaro esprime a nome personale e di tutti gli imprenditori edili dell’ANCE Taranto la più forte solidarietà e vicinanza al segretario territoriale di Feneal Uil, Antonio Guida, e a tutti i dirigenti e rappresentanti del sindacato.
“In un momento particolarmente difficile per la nostra economia e con tutti i livelli associativi e istituzionali impegnati per assicurare prospettive di crescita e di lavoro al territorio, -afferma Marinaro – ogni gesto intimidatorio coinvolge tutti noi che dobbiamo respingere con coerenza qualunque tentativo teso a fiaccare l’impegno a raggiungere gli obiettivi.”
Il Presidente Marinaro esprime anche plauso nei confronti della Prefettura per la pronta convocazione degli organismi preposti alla tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza.

Solidarietà al segretario generale Antonio Guida e all’intero Gruppo dirigente della Feneal Uil è stata manifestata inoltre da Cisl e Filca Cisl Taranto Brindisi insieme alla condanna per il “vile attentato intimidatorio di cui è stata fatta segno la sede del sindacato lavoratori edili della Uil di Taranto”.
“Atti inconsulti di tal genere contro una sede sindacale – si legge in una nota – sono indicativi di un attacco anti democratico contro la partecipazione attiva dei lavoratori, l’autonomia delle organizzazioni sindacali, la qualità della loro rappresentanza dentro e fuori i luoghi di lavoro e tanto le Forze dell’Ordine quanto la Magistratura, cui Cisl e Filca Cisl confermano totale fiducia, saranno in grado come sempre di individuare e condannare chi se ne è reso colpevole”.
Cisl e Filca “respingono senza riserve queste modalità selvagge e malavitose mediante le quali si vuol imbarbarire il dialogo sociale in un territorio come quello ionico caratterizzato ancora dalla più generale crisi del Paese e in particolare del Mezzogiorno, specie in un settore come quello dell’edilizia che, più di altri negli ultimi anni, ha subito una caduta verticale in termini di investimenti e di occupazione”.
Al contempo esse auspicano “una decisa accelerazione degli interventi di rilancio produttivo ed occupazionale già programmati per quest’area dal Governo, così sbaragliando qualsivoglia oscuro tentativo di avvalersi della presente situazione di crisi economica e sociale per porre in essere atti sconsiderati e, ancor peggio, per mendicarne comprensione”.