Assistente capo della penitenziaria si toglie la vita nel carcere minorile di Monteroni.

Condividi

LECCE – Un assistente capo della polizia penitenziaria si è tolto la vita nel tardo pomeriggio di oggi impiccandosi nel cortile del  centro di prima accoglienza di via Monteroni, a Lecce. Salvatore Ippolito, 54enne di Novoli, è stato trovato dai suoi colleghi che hanno immediatamente dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 ma purtroppo non c’era più modo di salvargli la vita. Sull’accaduto indagano gli agenti della squadra mobile di Lecce  che cercano di chiarire i motivi  del gesto, ma si presume che dietro vi possano essere fatti di natura personale.

Polizia penitenzia3

Ippolito, ormai  prossimo alla pensione, era stato in passato anche dirigente locale dell’Osapp, sigla sindacale della penitenziaria e di  recente,  aveva subito un lutto con  la scomparsa della moglie.

Dopo una prima ispezione sul cadavere compiuta dal medico legale Alberto Tortorella, il corpo è stato  trasportato presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Sul drammatico episodio ha espresso “profonda personale amarezza”, Domenico Mastrulli, segretario generale del Cosp (Coordinamento sindacale penitenziario) che ha manifestato  la propria  preoccupazione per il numero di poliziotti che decidono di togliersi la vita.  “Nella polizia penitenziaria – ha aggiunto Mastrulli – i suicidi rispetto ai restanti corpi di polizia sono tre volte superiori alla norma e solo negli ultimi dieci anni il dato numerico sembra essere salito vertiginosamente ad oltre cento agenti. Intervengano lo Stato e le amministrazioni –  ha concluso – affinché tale fenomeno possa arginarsi al più presto”.