Approvato alla Camera, il Salva Ilva Bis passa al Senato

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La Camera dei Deputati ha approvato a maggioranza il decreto legge 61 sull’Ilva di Taranto. Il provvedimento passa ora al vaglio del Senato per la conversione in legge (salvo altri emendamenti oltre i 30 inseriti a Montecitorio) . Si tratta di un provvedimento che istituisce il commissariamento per finalità ambientali. “E’ una vera svolta” ha detto il governatore della Puglia, Nicki Vendola,”una svolta che si incardina in un percorso per fare della trasformazione della fabbrica di Taranto un modello in campo ambientale e un patrimonio di conoscenza scientifica”.

Nell’esame alla Camera è stata rafforzata la possibilità effettiva che Ispra e Arpa realizzino controlli efficaci, approvato lo sblocco del patto di stabilità per le bonifiche nell’area di Taranto, affidato al commissario anche il compito delle bonifiche nell’area dello stabilimento Ilva”.

“L’obiettivo primario è stato raggiunto, è stata difesa e tutelata l’impostazione del decreto legge”. E’ il commento dell’on. Michele Pelillo, deputato tarantino del Partito Democratico che ha aggiunto – “il lavoro nelle commissioni e – successivamente – in aula, ha migliorato e rifinito il testo. Consegniamo al Senato un provvedimento soddisfacente. Bisogna compiere ogni sforzo affinché l’Autorizzazione Integrata Ambientale sia attuata, con tutte le sue prescrizioni. Il governo ha manifestato la ferma volontà di affrontare la questione e procedere verso l’obiettivo del risanamento degli impianti, alla ricerca dell’agognato punto di equilibrio tra ambiente e industria, salute e lavoro. Una volontà che deve continuare sul campo, con la piena applicazione dell’AIA e con il controllo quotidiano dell’azione dei commissari di governo l’operato dei quali deve essere perfettamente in linea con le indicazioni del provvedimento approvato.” Pelillo ha anche ricordato la necessità impellente che a Taranto si attivino i cantieri per le bonifiche, con l’uso dei fondi disposti dalla legge 171 del 2012. Un emendamento delle commissioni al decreto approvato dall’assemblea prevede che la Puglia potrà sforare il patto di stabilità interna per 1,3 milioni nel 2013 e per 40 milioni nel 2014 per le spese necessarie agli interventi previsti dal decreto.
Il Ministero della Salute – ha affermato inoltre il deputato tarantino – al contrario di quanto ha fatto fino ad adesso, deve assumersi la responsabilità di dire cosa intende fare per affrontare l’emergenza sanitaria a Taranto. Solo così – ha concluso Pelillo – le istituzioni recupereranno credibilità e i tarantini saranno meno soli”.

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