Aperta bretella su S.S. 172 Martina Franca-Locorotondo.

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Sequestrato dalla Procura della Repubblica di Taranto per rischio idrogeologico causato dal malfunzionamento dell’adiacente depuratore

di Martina Franca, dopo 202 giorni è stato riaperto il tratto della strada statale 172 “dei Trulli” l’unica arteria che attraversa la valle d’Itria mettendo in collegamento i comuni di tre province (Bari, Taranto e Brindisi) dallo Jonio all’Adriatico.

Da oggi è in funzione la bretella parallela al ponte tra Martina Franca (Taranto) e Locorotondo (Bari). Lungo circa 250 metri e largo nove metri, il by-pass è una strada sulla quale si potrà circolare a trenta chilometri orari.
I reflui del depuratore, quelli che hanno causato il problema, sono stati deviati in quattro pozzi e trincee drenanti più a monte dell’inghiottitoio ormai crollato.

Soddisfazione per l’avvenuta riapertura del tratto della statale 172 è stata espressa dal Commissario Straordinario del Comune di Martina Franca, dott. Giuseppe Castaldo.
«Fin dal mio insediamento avvenuto alla fine del mese di giugno – ha affermato – mi sono subito occupato della questione, facendone una priorità e interloquendo con tutte le parti coinvolte al fine di trovare una soluzione quanto più rapida e condivisa possibile.
La realizzazione della cosiddetta bretella consente un transito veicolare più agevole e meno pericoloso, ma non risolve definitivamente il problema, per la cui definizione si resta in fiduciosa attesa degli approfondimenti da parte degli organismi preposti».

Il tratto della strada statale 172 chiusa al traffico è stato sequestrato a febbraio scorso dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Lecce in quanto, secondo la Procura, è reso pericolante dal malfunzionamento dal depuratore di Martina Franca gestito dall’Acquedotto pugliese. L’impianto, con il suo scarico abusivo, avrebbe avvelenato terreni e pozzi con sostanze pericolose causando lo smottamento del terrapieno su cui è costruito il tratto di strada.

Sono indagati per concorso in inadempimenti di contratti in pubbliche forniture, avvelenamento colposo di acque destinate all’uso alimentare e violazioni del testo unico per l’ambiente Nicola Costantino, fino al 25 gennaio scorso presidente dell’Acquedotto pugliese spa; il suo successore Lorenzo De Santis; Fabrizio D’Andria, responsabile tecnico dell’impianto martinese, e Marcello Liborio Rainò, dirigente dell’area Brindisi-Taranto di Aqp.

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