Anas. Replica a Report su SS 275: Discariche abusive non segnalate. Già prevista bonifica.

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Replica dell’Anas alla trasmissione Report che, nella puntata di ieri sera, si è occupata del progetto di realizzazione dell’itinerario stradale Maglie-Santa Maria di Leuca, in variante alla SS 275, riferendo che il tracciato della nuova strada passa sopra una serie di discariche, lì dagli anni ’80.

“Le discariche abusive interferenti con il tracciato erano state occultate e non sono state segnalate all’Anas dagli enti territoriali competenti. – Precisa l’Anas in una nota e aggiunge – “Sono state scoperte, grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, solo un anno fa, quando i due primi livelli di progettazione erano già stati completati. L’Anas ha comunque già previsto, assieme agli enti competenti, di provvedere alla loro bonifica delle aree o ad una variante del tracciato”.

L’Anas ricorda che le attività di progettazione preliminare e definitiva furono affidate nel 1994 alla società PROSAL da parte del Consorzio per lo Sviluppo Industriale e dei Servizi Reali alle Imprese (SISRI), oggi ASI con sede legale in Lecce, ente di diritto pubblico, istituzionalmente deputato a favorire lo sviluppo industriale dell’Area Salentina, anche attraverso il miglioramento dei livelli di servizio della rete viaria primaria. Tali progetti sono poi stati acquisiti dall’Anas con una convenzione del gennaio 2002 e un atto integrativo del gennaio 2005 tra il Consorzio SISRI e Anas”.

“La scelta del tracciato – spiega inoltre l’Anas – risale alla fine degli anni Novanta, ancora prima che venisse sottoscritta nel 2002 la convenzione tra Anas e consorzio SISRI (oggi consorzio ASI), e il tracciato è stato confermato successivamente durante le conferenze di servizi alle quali hanno partecipato tutti gli enti locali territorialmente competenti, compresi i due comuni di Tricase e di Alessano nel cui territorio sono state individuate le discariche.

Come detto, la notizia della presenza delle discariche è emersa solo molto tempo dopo l’approvazione da parte del CIPE del progetto definitivo e dopo la chiusura, da parte di Anas, dell’istruttoria finalizzata all’approvazione del progetto esecutivo, il quale non è stato all’epoca approvato in quanto la procedura è stata sospesa da Anas a seguito di sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di un’altra ditta appaltatrice concorrente alla gara.

Peraltro l’individuazione di tali discariche, che pare risalgano agli anni ’80, è avvenuta da parte della Magistratura grazie alle dichiarazione di un collaboratore di giustizia che nel 1997, durante una deposizione rilasciata davanti alla commissione parlamentare sul traffico di rifiuti, aveva indicato il Salento come territorio terminale di enormi quantitativi di rifiuti occultati nella terra. Una dichiarazione rimasta segreta sino al 31 ottobre 2013, quando, su richiesta del Movimento 5 Stelle, il Presidente della Camera Laura Boldrini ha deciso di desecretare il contenuto del verbale.

A seguito di tali dichiarazioni gli inquirenti, attraverso la Guardia di Finanza, hanno avviato diverse indagini che hanno portato agli scavi e ai saggi effettuati ad aprile del 2014, con i conseguenti sequestri di due discariche di materiale tossico che era stato depositato in profondità e perfettamente occultato da uno strato di terreno vegetale in superficie che ne impediva la visione.

Tali aree, interferenti con il tracciato della Maglie-Leuca, hanno comunque un’estensione limitata (complessivamente 23.400 mq) rispetto alla superficie totale interessata dall’intervento e sono ubicate in Comune di Tricase (17.000 mq) ed in Comune di Alessano (circa 6.400mq).
Inoltre dai primi accertamenti effettuati la quantità del materiale sversato illecitamente ammonta a circa 1500 mc.”.

“Dalla ricostruzione dei fatti, – conclude l’Anas – appare quindi evidente che nel progetto dell’opera non era possibile prevedere la presenza delle discariche.

“Attualmente, – informa, infine, l’Anas – presso la Provincia di Lecce è stato istituito un tavolo tecnico al quale partecipano la Regione Puglia, la Provincia di Lecce e alcuni comuni tra, i quali Alessano e Tricase, per concordare la tipologia di intervento da attuare. I comuni di Tricase ed Alessano hanno incaricato un laboratorio di prove e indagini geologiche della provincia di Lecce, per la predisposizione del progetto di un Piano di Caratterizzazione dei materiali presenti nelle due discariche.
Il progetto sarà prossimamente portato in conferenza di servizi con la stima delle risorse necessarie per eseguire la caratterizzazione.
La situazione auspicata dagli amministratori locali è che, dopo la caratterizzazione, si possa procedere con la semplice impermeabilizzazione del terreno di copertura dei rifiuti, per impedire che le acque meteoriche percolino attraverso gli stessi. In tal caso la bonifica ambientale delle sole aree di sedime della nuova arteria dovrebbe comportare costi contenuti (rispetto al costo complessivo della nuova strada Maglie-Santa Maria di Leuca), e si renderebbe necessaria per garantire la richiesta portanza al di sotto dei rilevati stradali. Ma in sede di progettazione esecutiva, ancora da avviare, l’Anas ipotizza anche la possibilità di una leggera deviazione del tracciato per bypassare le discariche di cui trattasi”.