Amministrative 2020. Manduria Libera: “Ennesimo allarme per la Manduria barocca”

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“Perché non ha più scritto un libro?” , chiede la Santa, nel film “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, allo scrittore Jep Gambardella, impersonato dal grande attore Toni Servillo; replicando in una maniera quasi sconfortata ascoltiamo: “Cercavo la grande bellezza, ma non l’ho trovata”;

ed ecco che la Santa, prontamente, ribatte con un interrogativo a cui fornisce, all’istante, la risposta: “Sa perché io mangio solo radici? Perché le radici sono importanti!”

Già! Le radici sono importanti, in modo particolare quelle che ci legano al nostro passato, in questo caso artistico, che nella nostra bellissima Manduria sono , ci duole dirlo, in totale sfacelo. Questo nostro pensiero, permetteteci di definirlo tale, è scaturito dallo stato di abbandono ed evidente trascuratezza di una delle più belle perle e bellezze ecclesiastiche tardo – barocche presenti nel nostro paese, ci riferiamo precisamente alla Chiesa del Carmine o delle Scuole Pie, come conosciuta da molti manduriani.

Nonostante la sua presenza nel cuore pulsante cittadino, pochi si son accorti o fan finta di non vedere il degrado assoluto in cui versa questo bellissimo Tempio. Ponendo i nostri occhi sul maestoso frontespizio della Chiesa ci si rende subito conto del forte decadimento ed usura causata dal Tempo che han subito: la facciata, le statue poste nelle nicchie laterali al portone d’ingresso, i simulacri situati sulla balaustra e quelli “vergognosamente ingabbiati”, perché totalmente danneggiati, collocati sul timpano della Chiesa.

Sventuratamente il deterioramento della Chiesa non finisce solo qui, ma si riscontra anche all’interno del sacro edificio, dove son ubicate le magnifiche quarantadue tele, di ispirazione caravaggesca e scuola napoletana dei Bianchi, difatti sono in precarissime condizioni, la maggior parte di esse, sono in taluni punti divelte, in tal altre tarlate, ed in tutte si nota un forte scolorimento che risalta agl’occhi anche del “non esperto” in campo artistico.

A ciò si aggiungono, inoltre, gli affreschi posti all’interno sulla cupola della Chiesa, alcuni son sbiaditi, ed altri sembrano, del tutto scomparsi; questo perché, per molti, tanti e troppi anni sulla sommità della cupola v’erano delle piccole crepe che facendo penetrare l’acqua piovana han fortemente danneggiato quest’ultimi; ecco perché proprio per non compromettere ancor di più il depauperamento degli affreschi, la piccola, anziana ed audace confraternita, ha dovuto ricorrere ai ripari, con le pochissime e proprie risorse, riparando la cupola con tecniche non propriamente idonee per un edificio di sì grande antichità e bellezza.

Ci preme sottolineare, per di più, che dati i cambiamenti climatici che subiamo noi tutti, oramai da svariati anni, basti rammentare la tromba d’aria che ha colpito la Chiesa di San Michele Arcangelo circa due anni or sono, la situazione esecrabile della facciata è anche un pericolo per la gente; ecco perché ci domandiamo se dobbiamo aspettare un ​altro evento simile, che metta in pericolo non solo la vita della gente ma anche renda vano il recupero di un tale capolavoro architettonico per sempre.

Ci chiediamo, stantibus sic rebus , perché tanta inerzia nel restauro da parte di coloro i quali dovrebbero istituzionalmente occuparsene, ma ancor di più come mai nessuna associazione culturale cittadina , ente o persona “filantropica”, partito, ed amministrazione comunale precedente, compreso gli “illuminatissimi commissari straordinari” sinora non si siano resi conto di tale situazione?

Nell’attesa delle tante risposte, che forse non arriveranno mai, lanciamo un accorato appello a tutta la comunità manduriana, salentina, pugliese ed anche ai tanti nostri amici stranieri (fra cui una folta comunità tedesca e non solo) , che soggiornano nella nostra Manduria, AIUTATECI A SALVARE LA NOSTRA E VOSTRA CHIESA, urge un serio e completo restauro di tutto il sacro edificio sia esternamente sia internamente. BISOGNA RECUPERARE TALE BELLEZZA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI poiché non si tratta solo di un semplice luogo di culto ma di un patrimonio artistico – storico di inestimabile valore per tutta la nostra città.

Il nostro neonato Movimento ha deciso di prender a cuore il risanamento della nostra Chiesa, difatti ci siam già mossi ed abbiamo avviato contatti con esperti del mondo accademico e del restauro. La nostra idea è quella di creare un Comitato “ad hoc” di esperti col fine di restaurare e salvaguardare il monumento.

NOI DI «MANDURIA LIBERA» CI SIAMO E CI METTIAMO LA FACCIA!

(Nota del Prof. Arch. Giuseppe Moscogiuri Portavoce di MANDURIA LIBERA e del Dr. Simone Faiella Coordinatore del Forum Cultura di MANDURIA LIBERA)