Alternanza scuola-lavoro o lavoro nero? La denuncia di FNA-Confsal Taranto

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Approfittando della presenza a Taranto dell’Assessore alla formazione, lavoro e diritto allo studio della Regione Puglia

, Sebastiano Leo, la FNA-Confsal lanciare un allarme circa le modalità e l’utilizzo dello strumento di alternanza scuola-lavoro. Un sistema che avvicina il mondo della formazione scolastica a quello del mercato del lavoro che però non risulta essere indenne dalla patologia degli abusi connessi proprio alla presenza di giovani studenti nelle aziende.

L’appello ad un maggiore controllo arriva dalla segretaria del sindacato jonico, Patrizia Mignolo, che segnala come lo strumento si stia trasformando in alcuni casi in vera e propria occupazione occulta e a buon mercato.

E’ certamente il MIUR a dover rispondere in prima battuta di queste difficoltà – dice la Mignolo – ma la Regione Puglia si faccia portatrice di queste istanze e chieda controlli.

La formazione e l’avviamento al lavoro sono occasioni imperdibili – la segretaria Confsal – è il fatto che alcune aziende, anche in provincia di Taranto, utilizzino gli studenti per fare lavori di segretariato, o in alcuni casi addirittura di facchinaggio o pulizie, dimostra come l’opportunità non sia stata colta nella giusta maniera producendo in alcune circostanze addirittura il taglio del monte ore dei dipendenti cosiddetti strutturati.

Una opportunità che per la FNA nel caso di Taranto diventa addirittura indispensabile da realizzare con i giusti crismi.

Nella fase in cui si trova la città l’alleanza tra il mondo formativo e quello produttivo-occupazionale possono essere la risposta alle negatività di un modello di sviluppo monoculturale – commenta ancora la Mignolo – per questa ragione chiediamo maggiore responsabilità nell’eseguire il programma ASL anche al fine di non penalizzare ulteriormente la formazione dei nostri ragazzi che già non possono contare su una istituzione universitaria tarantina degna ed efficiente.

La FNA-Confsal ha inviato anche una lettera all’Assessorato regionale alla formazione e diritto allo studio e una segnalazione agli uffici competenti del MIUR.