Allerta meteo: la Regione Puglia presenta ai Comuni il nuovo Centro Funzionale Decentrato

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Bari – E’ stato presentato oggi a Comuni, Prefetture e Province pugliesi il Sistema di allertamento meteorologico, idrogeologico ed idraulico regionale. Dal primo dicembre il Servizio Protezione Civile della Regione Puglia avrà un nuovo soggetto tecnico/operativo, il Centro Funzionale Decentrato regionale. Si tratta di una struttura che – come ha spiegato l’assessore regionale alla Protezione Civile, Guglielmo Minervini – consente di affrontare il rischio idrogeologico ed idraulico diventato purtroppo più alto che in passato a causa delle alterazioni climatiche e degli interventi indiscriminati sul territorio. “Un rischio che va affrontato in maniera operativa da ogni soggetto che compone il complesso sistema di protezione civile regionale – ha continuato l’assessore –ma anche facendo prevenzione, cioè con interventi strutturali sul territorio e con il rispetto dei vincoli. E questo aspetto tocca principalmente ai Comuni”.
Il Cfd, in caso di fenomeni meteorologici di una certa entità, previsti e/o in atto, svolge attività di monitoraggio e sorveglianza con il supporto della Sala Operativa Integrata Regionale, annessa al Centro Operativo Regionale, che diffonde i messaggi di allerta all’intero sistema di protezione civile e veicola le informazioni e le segnalazioni provenienti dal territorio.
“Con il Centro Funzionale la Protezione Civile regionale punta a dare un ulteriore supporto ai sindaci, massima autorità di protezione civile sul territorio – ha detto Luca Limongelli, dirigente del Servizio regionale di Protezione Civile –nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà”.
Ad augurare buon lavoro al CFD Puglia è intervenuto, che ha affiancato il CFD operativo in via sperimentale dallo scorso gennaio. “Il rischio idrogeologico per fortuna è prevedibile e anche con un certo anticipo, – ha detto nel suo intervento Silvano Meroi, capo dell’Ufficio Rischi idrogeologici e antropici del Dipartimento – anche se le previsioni meteo in quanto tali non sempre si verificano; però è bene che i sindaci si dotino di una pianificazione semplice ed immediata e inizino a coinvolgere in maniera attiva la popolazione, così da diffondere le norme di autoprotezione”.
Introducendo le attività del CFD, il responsabile Giuseppe Amoruso, ha auspicato una sempre maggiore collaborazione con gli uffici tecnici comunali, proprio per affinare quegli studi scientifici e tecnici sugli effetti al suolo e le soglie di criticità, che permettono di rende più efficace l’allertamento. Un primo passo, al momento, è stato fatto suddividendo la Puglia in nove zone di allerta più omogenee rispetto alle sei finora in vigore.
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