Alle fasi finali il processo per la 13enne suicida dopo le violenze.

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TARANTO – E’ giunto ormai alle battute finali il processo che si sta svolgendo presso il Tribunale di Taranto, nei confronti dei tre presunti autori maggiorenni delle violenze sessuali ai danni di Carmela Cirella, la ragazzina di 13 anni, che dopo le sevizie subite, il 15 aprile del 2007 si suicidò gettandosi dal settimo piano di un palazzo al quartiere Paolo VI del capoluogo jonico dove si era recata in visita a casa di amici insieme ai genitori. Gli imputati sono liberi. Ad essere ascoltati dal tribunale collegiale saranno i testimoni citati dalla Procura. Il 12 luglio toccherà a quelli citati dalla famiglia della vittima, parte civile al processo. In quella occasione verrà depositata la consulenza tecnica di parte della criminologa, nominata dalla famiglia, Roberta Bruzzone. Infine si passerà alla requisitoria dell’accusa e alle arringhe della difesa, quindi alla sentenza che potrebbe arrivare prima della pausa estiva.
Intanto davanti al palazzo di giustizia viene annunciata una manifestazione di solidarietà alla famiglia della ragazzina da parte del movimento femminista che è stato presente a ogni udienza in questi anni. Il padre adottivo di Carmela, Alfonso Frassanito, ha sempre denunciato le responsabilità non solo degli autori materiali delle violenze tra i quali anche due minorenni, già condannati a pene lievi, ma in particolare nel suo blog ha puntato a far emergere anche ”le responsabilità delle istituzioni”, in particolare le comunità di recupero che avrebbero dovuto aiutarla. L’uomo, infatti, in passato ha presentato denunce nei confronti dei servizi sociali e dello stesso Tribunale dei Minorenni, sottolineando come la piccola Carmela sarebbe stata imbottita di psicofarmaci invece di essere aiutata. La 13enne denunciò le ripetute violenze, subite in pochi giorni, ma non venne creduta. Secondo la famiglia ci sarebbe un nesso causale tra l’allontanamento dalla famiglia e l’uso di psicofarmaci e il suicidio
TRIBTAPer domani Frassanito ha anticipato che ci ”sara’ un banchetto davanti al tribunale di Taranto dove verranno raccolte le firme per un disegno di legge contro il reato di stupro e pedofilia in particolare. Sara’ inoltre distribuito il fumetto edito dalla casa editrice Becco Giallo dedicato alla vicenda della ragazzina. Frassanito ha fondato anche una associazione che si chiama ‘Io so’ Carmela’ che ha promosso la proposta di legge di iniziativa popolare, insieme al Centro servizi interdisciplinare C.S.In. Onlus ‘per la tutela dei diritti di minori, famiglie, vittime della giustizia e dei servizi sociali’, con la quale si mira a ”un sostanziale inasprimento delle pene per il reato di pedofilia e alla certezza assoluta della pena”.