Al Canile Comunale di Manduria niente adozioni, mancano i documenti

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E’ sempre più caotica a Manduria la vicenda del canile comunale dopo la decisione dell’Amministrazione Comunale di far eseguire il trasferimento dei cani per procedere alla vendita della struttura. Mentre è in atto un “braccio di ferro” a suon di ricorsi dinnanzi al Tribunale Amministrativo Regionale tra l’Amministrazione Comunale e l’Associazione animalista Euro 2000 che sino a qualche giorno fa ha gestito il canile, ad averne la peggio sono proprio i poveri cani costretti a rimanere nella struttura nonostante la richiesta di alcune famiglie che vorrebbero adottarli. Una situazione che ha generato confusione e prodotto l’ennesimo esposto alla Procura della Repubblica. L’ultimo della serie è stato inoltrato dal Movimento Giovani per Manduria e dal Partito dei Verdi di Manduria che hanno chiesto, anche al Sindaco di Manduria e alla Asl, di fare luce sulla quanto sta accadendo al canile comunale. “A seguito di una serie di segnalazioni di cittadini, i quali lamentavano l’assenza della documentazione relativa ai cani presenti all’interno della struttura e la conseguente difficoltà legata di ottenerne l’affido, una delegazione delle due forze politiche venerdì 12 dicembre ha visitato personalmente la struttura comunale. Nell’esposto firmato da Tullio Mancino e Silvia Biasco, si attesta che l’Associazione Euro 2000, subentrata nella gestione del canile il 3 Dicembre scorso, non è in possesso di tale documentazione poiché l’Associazione Gaia, titolare della gestione del canile fino a tale data, non l’ha ancora consegnata al nuovo gestore. Presso la struttura erano presenti anche alcune volontarie dell’Associazione Gaia, le quali hanno affermato che i documenti erano stati consegnati direttamente al responsabile comunale Geometra Coco. Interpellato subito dopo, il Geometra Coco ha invece smentito di essere in possesso dei documenti e dichiarato di aver provveduto ad inoltrare una comunicazione di diffida, per questa inadempienza dal momento che il verbale di passaggio di consegne prevedeva che tale documentazione sarebbe dovuta essere consegnata entro 48 ore.” Questo quanto scrivono i due esponenti dei movimenti politici che si sono adoperati per conoscere la verità della vicenda. “L’auspicio- scrivono ancora – è che tale situazione ritorni alla normalità nel più breve tempo possibile, in quanto- sottolineano- l’affido non è solo la strada migliore per ridurre il numero dei cani ospitati all’interno del canile e dar loro una famiglia, ma anche un’importante opportunità di risparmio economico per l’ente comunale che ogni giorno paga una retta per ognuno di essi.

Intanto presso il Tar di Lecce il prossimo 18 Dicembre si terrà l’udienza cautelare del ricorso presentato dall’Associazione Gaia che, con decreto presidenziale del Tribunale Amministrativo, aveva ottenuto il via libera al rientro al canile. Con tale provvedimento il presidente del Tar aveva ritenuto di garantire la continuità salvaguardando i cani interessati dalle procedure di adozioni nelle famiglie che la Gaia aveva avviato. In questa udienza occorrerà che i giudici facciano maggiore chiarezza nei provvedimenti che altrimenti rischiano di generare nuovi conflitti. Infatti facendo leva su una diversa interpretazione, il Comune ha negato all’Associazione Gaia il rientro presso il canile. In virtù del mancato rispetto della decisione del Giudice la Gaia, a sua volta, ha dato mandato al suo legale di procedere penalmente contro il Sindaco di Manduria che sarebbe accusato di abuso di atti d’ufficio.