A Manduria consegnate le Valigie bianche della Memoria, le vittime della strage di Bologna sono giunte “A destino”. Video

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Solo oggi dopo 42 anni la famiglia Mauri ha raggiunto Manduria, luogo scelto per trascorrere le vacanze, ovviamente raggiunto in senso metaforico.

Carlo, 32 anni, perito meccanico, Anna Maria Bosio, 28 anni maestra e il piccolo Luca di 6 anni sono tre delle 85 vittime della strage di Bologna, strage di matrice neonazista come già accertato in sede giudiziaria.
Erano partiti in automobile da Tavernola, una ridente frazione di Como per raggiungere un villaggio turistico nella marina di Manduria. Durante il tragitto in autostrada, quasi alle porte di Bologna, un tamponamento mette fuori uso l’automobile. Di qui la decisione di prendere il treno. Sono arrivati alla stazione Centrale poco prima dell’esplosione, e sono morti tutti e tre, tra le macerie del primo binario.
Dopo la consueta commemorazione il corteo e il fischio del treno alle 10.25, 85 cittadini volontari si sono messi in viaggio con queste valigie della memoria per raggiungere i luoghi che i morti sotto le macerie alla stazione il 2 agosto 1980 non hanno potuto mai vedere. Il viaggio interrotto della famiglia Mauri è stato completato dalle staffette che hanno aderito al progetto promosso dall’Associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna “A destino”, nome che nel gergo ferroviario, indica il fine corsa di un treno. La staffetta della memoria ha consegnato al sindaco di Manduria due valigie bianche il colore delle vittime innocenti contenenti un oggetto che le ricorda. Una cerimonia che dal punto di vista emotivo coinvolge, serve ad affermare il senso di una comunità: noi tutti potevamo essere uno di loro. Non sono state aperte le lettere contenute nelle valigie. Dopo l’estate – promette il sindaco – saranno oggetto di un’iniziativa con le scuole. Un’altra occasione per riflettere su quanto accaduto.