Sanità. Dal 31 dicembre 2017 via i Punti di Primo Intervento

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Un appello al Sindaco di Taranto perchè si rivolga in tempo al Presidente della Regione Emiliano affinché

si attivi con forza nel richiedere al Ministero della Sanità di non togliere, come previsto dal Piano di Riordino Ospedaliero, i Punti di Primo Intervento presenti sul territorio della provincia ionica, ma che invece vengano rafforzati con altri medici, infermieri e con il ripristino di radiologia e del laboratorio di analisi h 24.
E’ stata la consigliera comunale di Taranto Lina Ambrogi Melle (Ecologisti), nella seduta consiliare del 24 gennaio scorso, “a lanciare un allarme su una situazione catastrofica che potrebbe abbattersi entro quest’anno sul nostro territorio aggravando ulteriormente una condizione conclamata di emergenza sanitaria che non trova adeguate risposte nel sistema sanitario”.

“Il Consiglio comunale di Taranto – si legge in una nota – si è riunito il 20 maggio 2016 in seduta monotematica assieme a tutti gli operatori del comparto sanità per discutere “il piano di riordino ospedaliero regionale”. In quell’incontro emersero numerose criticità tra cui la ridotta dotazione di posti letto con un rapporto per numero di abitanti inspiegabilmente inferiore rispetto alle altre province della Puglia ed un organico deficitario di circa 2000 unità. Il 27 maggio 2015 fu inviata una richiesta ufficiale alla Regione Puglia ed al Ministero della Salute perché fosse rivisto quel piano di riordino ospedaliero regionale e fossero accolte tutte le richieste di un territorio martoriato da eccessi di malattie rispetto al resto d’Italia e della Regione Puglia per il grave inquinamento industriale e che pertanto doveva essere riconosciuta come “priorità strategica nazionale” anche per la prevenzione e la cura delle malattie che subisce.
Quel piano di riordino ospedaliero è diventato definitivo e purtroppo non sono state accolte tutte le nostre richieste: i posti letto sono rimasti carenti per ragioni di risparmio pur potendo essere sensibilmente aumentati all’interno del DM 70, i posti di malattie infettive sono stati dimezzati pur ospitando Taranto un hot spot nazionale con migliaia di migranti, l’organico è rimasto carente e non adeguato allo standard nazionale per cui continuano a mancare medici ed infermieri ed è scomparso il pronto soccorso del Moscati creando una congestione del Pronto soccorso del S.S. Annunziata dove la situazione è diventata ancora più insostenibile con lunghe ore di attesa, senza inservienti, senza BARELLE……Certamente tutto questo rappresenta un’ulteriore schiaffo alla nostra città sacrificata per ragioni di Stato ed abbandonata al suo triste destino. Ma al peggio non c’è mai fine ed ecco un altro peggioramento in vista che il nostro Sindaco e tutte le forze politiche del territorio dovrebbero prendere in seria considerazione in tempo utile. Dalla scorsa estate il pronto soccorso del Moscati è sparito ed è stato sostituito da un Punto di Primo Intervento gestito dal Sistema 118 per la gestione delle emergenze. Stessa cosa è successa al Pronto soccorso di Grottaglie. Dai dati emersi, il 118 si è dimostrato un ottimo filtro per il pronto soccorso del S.S. Annunziata perché le sue prestazioni hanno permesso di mandare a casa circa il 98% dei pazienti e solo 2 al Pronto Soccorso. Ma, per disposizioni ministeriali, questi Punti di Primo Intervento spariranno entro il 31 dicembre 2017 ed allora cosa succederà al Pronto Soccorso del S.S. Annunziata, già in gravissime difficoltà?