Emergenza tumori a Taranto. Uil: “La Regione disponga misure concrete per ambiente e salute”

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“I dati che quotidianamente emergono sull’emergenza tumori in provincia di Taranto, ormai un primato nazionale, se non addirittura internazionale, sembrano avere un solo colpevole: l’Ilva. Certo, è innegabile che l’inquinamento provocato dallo stabilimento siderurgico abbia, in tal senso, un’enorme importanza, che peraltro non si fa nulla per arginare in tempi brevi, visto che il nuovo decreto proroga ulteriormente le tempistiche per l’applicazione delle prescrizioni dell’Aia. Ma se il Governo centrale, che continua a nascondere la testa sotto la sabbia come se il problema non esistesse, ha la sua responsabilità, in Puglia non si è certo esenti da colpe”.

Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia, fa notare infatti che “le statistiche mettono in evidenza un numero rilevante di malattie tumorali prodotte dal mesotelioma, la cui principale causa è la presenza di amianto, che non si registra solo all’interno dello stabilimento Ilva, ma in tanti centri abitati della provincia. Abbiamo affermato in più frangenti, da anni, quanto sia necessaria e improrogabile una mappatura certa dei siti inquinati sul territorio ionico e la loro bonifica, ma ad oggi nulla di concreto è stato fatto in Regione, se non qualche iniziativa sporadica”.

Pugliese punta il dito anche sull’inquinamento derivante dalla gestione dei rifiuti. “Siamo stanchi di far notare come nella provincia di Taranto, che ospita alcune delle più grandi discariche europee, arrivino giornalmente migliaia di tonnellate di rifiuti da quasi tutta la Puglia, dalla Campania e da altre regioni italiane, senza i dovuti controlli per verificare l’effettiva tipologia degli stessi, sempre bollati come “rifiuti speciali” senza che nessuno se ne preoccupi. E non va dimenticato il via vai di tir che sversano liquami e percolato sulle strade regionali, contribuendo tra l’altro, in maniera evidente, all’inquinamento atmosferico”.

“La salute dei cittadini di Taranto e la tutela dell’ambiente – chiosa Pugliese – devono rappresentare una priorità. Condividiamo pienamente gli interventi tesi a eliminare le emissioni inquinanti dell’Ilva, ma se la Regione non fa nulla, per quanto di sua diretta competenza, per porre rimedio alle questioni discariche e amianto è da considerarsi a tutti gli effetti corresponsabile”.