Rubano energia elettrica per oltre 1,4 milioni di euro: 3 arresti

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Tre persone sono arrestate per furto di energia elettrica al termine di un’indagine condotta dai militari

del Gruppo della Guardia di Finanza di Brindisi e coordinata dal P.M. Dott. Casto della locale Procura della Repubblica.
Agli arresti domiciliari sono finiti ieri due tecnici di Mesagne (BR) e Squinzano (LE) quali esecutori materiali della manomissione dei contatori elettrici, attraverso l’allaccio diretto alla rete, ovvero mediante
l’utilizzo di un dispositivo elettronico con cui – intervenendo sul contatore – si evitava la registrazione dei consumi.
In questo modo, i due, in concorso e su commissione di altri soggetti – anch’essi indagati – sia privati che titolari di attività commerciali operanti nelle provincie di Brindisi (a Mesagne, San Pietro Vernotico, Francavilla Fontana, Carovigno) e Lecce ( a Lecce, Squinzano, Salve, San Donato di Lecce), oltre che provocare un danno economico agli Enti erogatori, hanno consentito un’evasione fiscale consistente per omesso pagamento di IVA ed accise sui consumi di energia non fatturati.
Il quantitativo complessivo di energia elettrica rubata negli ultimi 5 anni, così come emerso dalle stime effettuate con il supporto dei gestori delle linee
elettriche, ammontava ad oltre 1 milione e 400 mila euro.
Le Fiamme Gialle hanno eseguito, inoltre, perquisizioni “mirate” di iniziativa, che hanno portato all’arresto di un terzo soggetto, titolare di attività commerciali in Francavilla Fontana, in quanto sorpreso “in flagranza” mentre si stava appropriando illecitamente di energia elettrica, mediante contatori alterati, al fine di alimentare i banconi frigo e le attrezzature installate in due esercizi pubblici da lui gestiti.