Furto di energia elettrica: un arresto

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Un furto di energia elettrica è stato scoperto in agro di Ostuni, contrada Santoro, nel corso di indagini del personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Martina Franca presso l’abitazione di un uomo, gravato da numerosi precedenti.

Nell’entrare nell’abitazione, gli agenti hanno notato che alcune luci esterne del villino su due livelli erano accese, nonostante le ottimali condizioni di visibilità. Inoltre dal coperchio leggermente aperto del contatore ENEL, presente sul muro esterno della villetta, fuoriusciva una piccola prolunga elettrica alla cui estremità era agganciata una “ciabatta multipresa”. Il sospetto che si trattasse di furto di energia elettrica si è concretizzato quando si è provato a staccare la tensione di corrente, spegnendo il contatore, appurando che le luci esterne restavano comunque accese. Allo scopo di accertare eventuali sottrazioni illecite, è stato dunque richiesto l’intervento sul posto dei tecnici antifrode dell’ENEL che constavano che vi era un allaccio diretto all’attiguo palo ENEL che presentava due discese con cavi simili, di cui una originaria ENEL ed una abusiva che alimentava la quasi totalità delle esigenze energetiche della casa e di diverse “depandance” attigue all’abitazione.
Quando i tecnici hanno deciso di scavare nella parte interrata del palo per verificare dove si trovasse il c.d. “bypass” di allaccio abusivo, l’uomo, con un martello, ha individuato subito il punto dove effettuare il saggio di rottura, confermando di conoscere precisamente lo stato dei luoghi.
In effetti, tramite tale piccola traccia i tecnici sono riusciti, poco dopo, a rinvenire il punto dove era stata effettuata la derivazione abusiva sottotraccia, realizzata in modo che il relativo consumo non fosse registrato dal contatore.
In merito l’uomo, residente da tanti anni in quella villetta di proprietà, ha dichiarato di non essere a conoscenza dell’allaccio abusivo, in quanto titolare di contratto ENEL dal 26 marzo scorso, addebitando il tutto all’ex convivente ed ex intestataria della fornitura elettrica, da cui si era separato definitivamente.
Considerati i molteplici precedenti penali dell’uomo, il fatto che l’immobile fosse di sua proprietà , che vi risiedesse da diversi anni, e la circostanza che egli stesso avesse subito indicato il luogo dove intervenire per intercettare il “bypass”, gli agenti hanno ritenuto che fosse stato proprio l’uomo a realizzare l’allaccio abusivo di energia elettrica, di cui anche attualmente continuava ad usufruire, cercando di mascherare la sottrazione di energia attraverso il contratto in essere che di fatto registrava una parte residuale di consumi. L’uomo, pertanto, è stato tratto in arresto e sottoposto ai domiciliari presso la propria residenza.