Il Noe ispeziona aziende olearie: 7 segnalazioni

Condividi

Numerose ispezioni presso aziende olearie delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto sono state eseguite dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce, nell’ambito di un attività di un monitoraggio disposto dal Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente di Roma.
Durante i controlli che hanno riguardato un totale di 30 aziende i militari hanno riscontrato violazioni con la segnalazione di 7 persone alle competenti Procure e alle Autorità Amministrative.
In provincia di Brindisi a Francavilla Fontana e Torre Santa Susanna i legali rappresentanti di due distinti frantoi oleari sono stati sanzionati amministrativamente per aver effettuato lo scarico delle acque meteoriche di dilavamento dei piazzali in assenza della necessaria autorizzazione. Sequestrato a Cellino San Marco un appezzamento di terreno di circa 5000 mq sul quale un’azienda agroalimentare aveva realizzato un deposito incontrollato di rifiuti speciali costituiti dalle sanse umide provenienti dall’attività di molitura delle olive, provocando anche emissioni maleodoranti. A Scorrano in Provincia di Lecce i militari hanno sequestrato, all’interno di un frantoio oleario, un’area di circa 500 mq sulla quale era stato realizzato un deposito incontrollato di rifiuti speciali costituiti da ferro, plastiche, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, legno e onduline in eternit, provenienti da attività di manutenzione delle attrezzature meccaniche e del fabbricato. A Copertino è stato sanzionato il legale rappresentante di un frantoio oleario: aveva effettuato l’utilizzazione agronomica della acque di vegetazione delle olive su alcune particelle di terreno in assenza della necessaria comunicazione al sindaco. A San Cassiano, presso un frantoio oleario, è stata sequestrata un’area di circa 2000 mq sulla quale era stato realizzato un deposito incontrollato di rifiuti speciali – costituiti dalle sanse semiliquide frammiste al pietrisco ed ai fanghi provenienti dalla decantazione delle acque di vegetazione e terreno – che provocava anche emissioni maleodoranti.
In altri 24 controlli eseguiti dal Noe di Lecce in analoghe strutture non sono state ravvisate irregolarità con riferimento alla normativa ambientale.