Università del Salento: biologi marini studiano le meduse

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Il prestigioso quotidiano americano The New York Times ha pubblicato un articolo che racconta le ricerche sulle meduse dei mari europei condotte a Lecce dai biologi marini del Dipartimento
di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento e dai ricercatori dell’ISPA-CNR di Lecce.

In particolare, le proliferazioni di meduse sono oggetto di crescente attenzione per il loro impatto sull’ecosistema marino e per le conseguenze socio-economiche e sanitarie sulle attività umane in mare (turismo, pesca, acquacoltura, attività industriali lungo la costa). Negli ultimi anni, grazie a diversi progetti finanziati dalla Commissione Europea, i ricercatori dell’Università del Salento e del CNR hanno messo in luce cause, meccanismi, e possibili contromisure contro le proliferazioni di meduse.

L’articolo del The New York Times prende spunto da un nuovo recente finanziamento che dal prossimo gennaio 2018 permetterà alla dr.ssa Antonella Leone (ISPA-CNR) ed al prof. Stefano Piraino (Università del Salento) di studiare diversi modi per utilizzare le grandi biomasse di meduse a beneficio dell’uomo, dall’estrazione di molecole biologiche di interesse farmacologico e nutraceutico alla possibilità di utilizzare le meduse mediterranee come alimento per l’uomo, come già avviene in Estremo Oriente da oltre 2000 anni.

“Sono molto contento che questa ricerca condotta nel nostro Ateneo in collaborazione con il CNR sia stata ripresa dal prestigioso quotidiano americano – ha detto il rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara. – È la dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che ciò che si fa ad UniSalento ha una risonanza divulgativa anche su giornali a diffusione mondiale come il The New York Times e tutto questo testimonia l’eccellente preparazione, l’abnegazione e la passione per il lavoro dei nostri ricercatori.”