Triplice omicidio: indagini passano alla Dda di Lecce coperte dal più stretto riserbo.

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Taranto – Le indagini sul triplice omicidio di lunedì sera a Palagiano, in provincia di Taranto, nel quale sono morti Cosimo Orlando, pregiudicato di 43 anni, la sua compagna Maria Carla Fornari, 30, e il figlio di quest’ultima, di appena due anni e mezzo, passano “dalla Procura della Repubblica di Taranto alla Procura Distrettuale Antimafia di Lecce essendosi ravvisata, alla luce delle modalità del fatto, la circostanza aggravante del metodo mafioso in virtù della quale le funzioni di pubblico ministero sono attribuite ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia”. Lo riferisce in una nota Cataldo Motta, capo della Procura distrettuale antimafia del capoluogo salentino, competente anche sul capoluogo jonico. Nella nota si precisa che “si è ritenuto di applicare alle indagini anche il sostituto procuratore di Taranto che era di turno la sera in cui si è verificato l’episodio delittuoso, affinché ci si avvalga anche delle conoscenze appannaggio della Procura territoriale”. Motta riferisce anche che, nel suo ufficio della Procura della Repubblica di Lecce, si è tenuta una riunione alla quale hanno partecipato i vertici del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (Sco), Raffaele Grassi, e del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri (Ros), generale Mario Parente e “che con loro e con gli altri esponenti dei Carabinieri e della Polizia di Stato di Lecce e Taranto sono stati esaminati gli elementi obiettivi fin qui risultati e si è provveduto ad una suddivisione di compiti”. “Anche sulla base di un recente passato posso assicurare – sottolinea – che la disponibilità di Carabinieri e Polizia, il clima di leale collaborazione, l’impegno che li contraddistingue, la messa a fattor comune di qualsiasi informazione e le sperimentate capacità investigative sia dei loro Servizi centrali, sia degli ufficiali di polizia giudiziaria di Lecce e di Taranto sono aspetti particolarmente qualificanti il lavoro della polizia giudiziaria, forieri di esiti apprezzabili”.
Motta ricorda che “la legge regola in maniera molto rigorosa la pubblicazione di notizie riguardanti un procedimento in fase di indagini preliminari; e ciò è posto a garanzia delle indagini e del buon risultato di esse, esigenza cui si affianca, nel caso del grave episodio criminale verificatosi a Taranto, quella di tutela dei due bambini superstiti”. “Egualmente in termini di rigore – continua – sono disciplinati i rapporti con gli organi di informazioni, riservati esclusivamente al procuratore della Repubblica. E’ per questo che faccio appello alla professionalità ed alla sensibilità di tutti i giornalisti sollecitando la loro collaborazione e pregandoli, per un verso, di rivolgersi al mio ufficio per qualsiasi informazione e, per altro verso, di scusarmi se non riceveranno alcuna notizia inerente alle indagini in corso, né alla direzione di esse, né indicazioni che siano di conforto alle ipotesi da loro formulate”. Infine si dice “certo della comprensione da parte loro della esigenza primaria di pubblicazione delle sole notizie che non arrechino danno alle indagini”.

cataldo motta