Tributi non versati al Comune di Sava: scatta sequestro beni per CE.R.IN.

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Beni per circa 950mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari con l’ausilio degli ufficiali giudiziari dell’UNEP di Bari nei confronti della società di riscossione Ce.r.in, oggi in fallimento, e dei suoi due amministratori pro-tempore, Donato Giuseppe Colapinto e Fiore Grazia. Gli stessi erano stati già interessati da un’altra indagine (nel 2016-2017) con conseguente sequestro di beni sempre da parte della Procura Regionale della Corte dei Conti, in relazione a presunte analoghe condotte nei confronti del Comune di Bitonto (BA).
Sequestrati 12 immobili (11 fabbricati ed un terreno) siti nei comuni di Bari, Bitonto e Giovinazzo, e disponibilità liquide presenti su 10 rapporti finanziari nonché di qualsiasi credito, assegno indennità o somma a qualunque titolo dovuta o debenda dall’I.N.P.S..
La vicenda trae origine dalle indagini svolte dai finanzieri della Compagnia di Manduria, relative a un contratto stipulato nel 2011 tra la società concessionaria CE.R.IN. Srl ed il Comune di Sava (TA) per l’affidamento, fino al 31 dicembre 2015, del servizio di accertamento e riscossione di tributi comunali quali I.C.I., T.A.R.S.U., imposta comunale sulla pubblicità, diritti sulle pubbliche affissioni e T.O.S.A.P. dello stesso Comune. Il contratto – spiega una nota della Guardia di Finanza – prevedeva che, per lo svolgimento dell’attività di riscossione, la CE.R.IN. facesse confluire i versamenti volontari e coattivi effettuati dai contribuenti del Comune su quattro conti correnti postali ad essa intestati per riversarli successivamente sul conto corrente di tesoreria comunale intestato al Comune stesso, dopo aver trattenuto direttamente i propri compensi e trasmettendo idonea documentazione”. L’indagine della Compagnia Guardia di Finanza di Manduria avrebbe invece accertato che, “nell’arco temporale in cui vigeva il contratto, la citata concessionaria aveva omesso di riversare al Comune l’importo complessivo dei tributi civici per un totale di circa 950.000 euro”.

Sulla base di quanto emerso in sede di istruttoria, il Vice Procuratore Generale della Corte dei Conti Stefania Petrucci, a cui il fascicolo era stato assegnato, ha elaborato il conseguente danno erariale – essendo la CE.R.IN Srl “agente contabile” e quindi sottoposto alla Giurisdizione della Corte – richiedendo il relativo sequestro conservativo a garanzia del credito del comune di Sava e contestando, alla società concessionaria, la chiara violazione degli obblighi di gestione e rendicontazione imposti dal rapporto concessorio instaurato con il Comune.
Al predetto danno sono stati chiamati a rispondere, in solido con la società concessionaria, anche coloro che hanno rivestito la carica di amministratori nel periodo in cui risultano verificatesi le menzionate violazioni contrattuali. Il Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti, condividendo l’impianto accusatorio della Procura Regionale, ha autorizzato il sequestro conservativo dei beni e valori prima descritti.