Tradito da una “manata” rapinatore di Manduria finisce in manette. Il video

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Un giovane incensurato originario di Manduria è stato arrestato alle prime luci dell’alba perché ritenuto responsabile di una rapina aggravata, continuata in concorso, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi in luogo pubblico. Nei suoi confronti i Carabinieri del N.O.R. della Compagnia di Manduria hanno eseguito un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Taranto – Dott.ssa Valeria Ingenito, su richiesta del Sostituto Procuratore Dott. Maurizio Carbone.
In base alle indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Manduria che hanno svolto una meticolosa e repentina raccolta di prove supportata dai successivi accertamenti dattiloscopici, si è scoperto che il 19enne avrebbe compiuto due rapine ai danni di esercizi commerciali ubicati a Pietro in Bevagna, località balneare del Comune di Manduria. Avrebbe agito il 31 Agosto 2013. Nel primo caso alle ore 14.00 circa, a San Pietro in Bevagna, il giovane con il volto travisato da passamontagna e armato di pistola, dopo aver scarrellato l’arma da sparo (operazione durante la quale era fuoriuscito anche un proiettile) agì ai danni di un bar tabacchi.
Il rapinatore, subito dopo il colpo, si dileguò a bordo di un’autovettura Fiat Uno di colore bordeaux condotta da un complice rimasto al momento ignoto, con un bottino pari a € 400. Nella stessa giornata alle 18.40 circa, sempre a San Pietro in Bevagna, in località Chidro, a circa un chilometro di distanza dal primo obiettivo, tornò in azione, sempre travisato ed armato di pistola. Questa volta la rapina fu messa a segno ai danni di un’edicola-tabaccheria, a cui fu sottratta la somma complessiva di € 1.300. Anche in questo caso per allontanarsi in tutta fretta utilizzò la stessa autovettura. L’auto che fu rinvenuta e recuperata dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Manduria, alle successive 19.15, risultò essere stata rubata la sera precedente nel comune di Francavilla Fontana (Br). Il ladruncolo sembrò aver pianificato nei dettagli l’azione delittuosa: ma aveva commesso un errore e i Carabinieri lo hanno individuato: nel corso della prima rapina, per dare maggiore incisività all’azione delittuosa, aveva colpito con il palmo della mano sinistra il vetro di un congelatore (evento immortalato dalle telecamere del circuito di videosorveglianza). E’ grazie a quella “manata” che gli investigatori hanno repertato l’impronta palmare.
Proprio partendo da quell’impronta si è riusciti a ricostruire, con meticolose indagini, l’identità dell’autore delle due rapine.
Terminate le formalità di rito il 19enne è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Taranto a disposizione dell’A.G.

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