Torre Colimena come Torre Guaceto? Le immagini di giovedì 11 Luglio 2019

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Ancora immagini che sono un pugno nello stomaco. Arrivano da Torre Guaceto nel Brindisino, l’area protetta scelta per la campagna nazionale plastic free del Ministero dell’Ambiente che partirà domani sulle reti nazionali.
Documentano, nell’indifferenza totale, quanto si è verificato oggi giovedì 11 luglio 2019 nella Riserva naturale di Torre Guaceto dove sfocia la condotta del depuratore, proprio nella Zona “A” la più vicina alla Torre quella che dovrebbe essere la più preservata. Immagini già viste purtroppo e che evidenziano un problema evidentemente mai risolto, legato al depuratore che starebbe scaricando direttamente in mare acque maleodoranti.
La denuncia è di Elio Lanzillotti che ha girato le immagini. Lanzillotti si chiede “Ma siamo sicuri che sia effettivamente la più preservata e che nessuno sia a conoscenza o si sia accorto degli scarichi? Cosa sta scaricando il depuratore?” e ancora
“Queste riprese sono di stamane alle sei …potete ammirare lo scarico del depuratore di Carovigno nel Canale Reale e quindi nella zona A della Riserva Marina di Torre Guaceto.
So che non importa a nessuno di questa immensa “latrina a cielo aperto”.
Non importa a chi ha l’obbligo del controllo.
Non importa agli amministratori locali
Non importa ai partiti ……. gialli, rossi o verdi che siano.
Non importa alle associazioni
Non importa più neanche alla gente.
A me importa … sono quasi cinque anni che continua questo terribile insulto a Torre Guaceto il nostro più prezioso patrimonio ambientale.
Finché avrò fiato – conclude Lanzillotti – continuerò a gridare VERGOGNA!”

E’ per questo motivo che i cittadini non credono alle istituzioni quando rassicurano che non ci saranno sversamenti di inquinanti in mare. Le stesse rassicurazioni che AQP ha fatto pubblicamente oggi a livello nazionale diffidando i Tg di Mediaset dal mandare in onda un servizio su Torre Colimena nel tarantino il cui Bacino, prossimo al mare, è stato proposto per accogliere il troppo pieno o i reflui in casi di cattivo funzionamento del depuratore. I cittadini di quel territorio stanno cercando di difendere in tutti i modi il proprio mare adiacente a due aree protette e spiagge incontaminate da un’opera nata male, mai condivisa nonostante sia un’infrastruttura necessaria e che potrebbe essere l’ennesima cattedrale nel deserto con un dispendio di ingenti risorse.

Primo obiettivo per un’opera così importante dovrebbe essere quello di non creare ulteriore inquinamento ma c’è qualcosa che non funziona.