Torre Colimena: una discarica a ridosso di Salina Monaci

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Una discarica proprio a ridosso dell’area protetta e riserva naturale “Salina dei Monaci” a Torre Colimena nella marina di Manduria: a scoprirla è stato
un cittadino della vicina Torre Santa Susanna associato al G.O.T Lega Consumatori di Manduria che ha chiesto all’Associazione di presentare un esposto per danni ambientali alle Autorità Competenti. Si tratta di un’area di pregio, una zona che è parzialmente scampata all’abusivismo edilizio avviato già dagli anni sessanta.
Lungo il bordo di un’insenatura adibita a ricovero di piccoli natanti di diportisti e pescatori esiste una spiaggia facilmente accessibile soprattutto ai disabili e che proprio per questo uso potrebbe essere attrezzata con pochi e non invasivi interventi rispettando il naturale ambiente marino.
La spiaggia è fronteggiata da una distesa di posidonia che con le mareggiate invernali viene ricoperta dai resti delle alghe di posidonia e con i calori estivi vanno in putrefazione.
“Purtroppo questo evento naturale, a nostro avviso, – scrive nella nota la Lega Consumatori – viene mal interpretato da “scostumati” che lo utilizzano come alibi per depositare qualsiasi rifiuto, dalle barche distrutte alle classiche bottiglie di plastica come dalle batterie dei motori marini buttati in mare, pneumatici, scarti di manufatti in presumibile amianto e rifiuti di ogni genere. Sulla spiaggia sono presenti e a volte nascosti ormeggi abusivi costituiti da cime ancorate per l’ormeggio di piccoli natanti.”

“La segnalazione nasce dalla sensibilità del nostro associato – scrive il Presidente Francesco Rainò – che ha provveduto personalmente e spontaneamente alla raccolta di alcuni sacchi di rifiuti per liberare un’area della spiaggia ma, ovviamente, non è possibile bonificare un tale “disastro”.
“È pregevole – sottolinea ancora – la sensibilità verso il nostro territorio di un cittadino non residente ed è monito per tutti noi manduriani a seguirne l’esempio.
Grazie alla maggiore consapevolezza dei beni ambientali e grazie allo sforzo profuso anche dalle associazioni ambientaliste locali non possiamo non farci carico di questa segnalazione da parte di un consumatore attento a queste problematiche che facciamo nostra e per questo ci appelliamo alle Autorità interessate affinché venga messo in atto (pur tardivo per questa stagione estiva) un progetto di bonifica e soprattutto di tutela anche con la repressione prevista dalla legge verso coloro che “sottovalutano” l’ambiente proprio nell’interesse primario della collettività sia come salute che come sicurezza e incolumità pubblica.
Questo “tesoro” che la natura ci ha dato, depauperato dall’abusivismo edilizio degli scorsi anni, ora deve essere tutelato per il benessere dei nostri figli e delle generazioni future e sta a tutti noi, – conclude Rainò – anche nel nostro piccolo, preservarlo e tutelarlo come l’iniziativa del nostro giovane associato.”