Tenta di uccidere ex moglie e manifesta volontà suicida: arrestato

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Sferra delle coltellate alla ex moglie, la crede morta e si dà alla fuga, minacciando di farla finita. Un 50 enne tarantino con precedenti è stato fermato
dalla Polizia di Stato con l’accusa di tentato omicidio. E’ accaduto alle ore 06.30 di questa mattina. Numerose telefonate pervenute al “113” della Questura di Taranto segnalavano una persona armata di bastone che stava aggredendo un uomo. Contestualmente è anche giunta una segnalazione da parte della Sala Operativa del “118” riguardo il soccorso effettuato presso lo stesso indirizzo, in Via Lago di Monticchio ad una donna accoltellata.
Giunti sul posto gli agenti della Volante hanno accertato la presenza della donna ferita, che ancora cosciente, è stata proprio in quegli istanti trasportata in
Ospedale.
Presente sul posto anche il fratello della donna, lo stesso che le segnalazioni precedenti avevano indicato quale persona aggredita con un bastone.
Le dichiarazioni rese dalle due vittime hanno consentito di individuare sin da subito il responsabile del gesto, ovvero l’ex coniuge della donna, Cosimo Martinese, 50enne già noto alle Forze dell’Ordine per alcuni precedenti.
L’uomo, ormai separato da circa un anno, a seguito dell’assegnazione della casa coniugale alla propria ex, di 33 anni, ed ai suoi due figli di 16 e 12 anni, ed avendo anche per questo maturato rancore nei confronti della donna, ormai da diverse settimane aveva iniziato ad offendere e minacciare la donna anche in presenza di altre persone.
Seppure si era in ultimo deciso a lasciare l’abitazione (dopo un primo periodo in cui la ex moglie aveva acconsentito a che lo stesso continuasse ad abitare sotto lo stesso tetto, e solo dopo l’ennesimo intervento delle Forze dell’Ordine), l’uomo ha occupato occasionalmente uno scantinato esistente presso lo stesso edificio, adibendolo a propria dimora.
È verosimile che in quei locali abbia trascorso pure la scorsa notte.
Nella mattinata odierna, infatti, il fratello della vittima, nel recarsi presso l’abitazione di quest’ultima, accompagnato dalla propria fidanzata, è stato raggiunto alle spalle dall’ex cognato e colpito con un tubo in ferro. Durante l’aggressione, è sopraggiunta anche la vittima, che accortasi della presenza dell’ex coniuge ha cercato di rientrare nuovamente in casa. Ma non ha fatto in tempo.
L’uomo è riuscito a raggiungerla, e dopo averla trascinata per le scale, prima ha tentato di farsi scudo con lei, nel tentativo di dissuadere il cognato dal reagire (cosa che quest’ultimo faceva, ovviamente, allo scopo di proteggere la propria sorella), poi l’ha colpita al collo con un coltello a serramanico.
La donna ha perso a quel punto i sensi, cadendo a terra. Non contento, l’uomo le ha sferrato altre due coltellate all’altezza dell’addome e dei fianchi.
A quel punto ha poi tentato di trasportarla a bordo della propria auto.
Non vi è riuscito per la reazione del fratello della vittima. Credendola morta l’uomo, con gli abiti intrisi del sangue della sua vittima, ha deciso di allontanarsi a bordo della sua auto, facendo perdere le sue tracce. La donna invece, dopo aver ripreso i sensi, ha trovato la forza di chiedere aiuto ad alcuni vicini.
Numerosi equipaggi della Squadra Mobile e delle Volanti si sono messi immediatamente alle sue ricerche, senza tuttavia riuscire a rintracciarlo.
Nel frattempo l’uomo aveva girato ad alcuni suoi contatti un messaggio col quale annunciava di aver ucciso la propria ex moglie e di voler porre fine alla propria vita. Al fine di scongiurare ulteriori conseguenze, la Polizia ha svolto un servizio di vigilanza e protezione agli altri familiari, ivi compreso i giovani figli.
Nella tarda mattina, infine grazie alle pressanti ricerche operate presso conoscenti e parenti, in collaborazione con i militari dell’Arma dei Carabinieri è giunta notizia della presenza dell’uomo nel quartiere Paolo VI dove poi si è costituito presso la locale Stazione dei Carabinieri.
Raggiunto e condotto presso gli uffici della Questura, con ancora addosso gli stessi vestiti sporchi di sangue ed un coltello, verosimilmente lo stesso utilizzato per ferire la vittima, l’uomo è stato sottoposto a Fermo di P.G. dagli agenti della Squadra Mobile e successivamente condotto in carcere, in attesa della convalida da parte dell’A.G.