Vertice degli investigatori sull’eccidio di Palagiano: riservati i contenuti.

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Taranto – E’ durata circa un’ora e mezza la riunione di coordinamento investigativo svoltasi oggi nella sede del Comando provinciale dei Carabinieri di Taranto per fare il punto delle indagini sulla strage del 17 marzo scorso quando

, in un agguato, morirono il pregiudicato Cosimo Orlando, detenuto in semilibertà, la sua compagna Maria Carla Fornari e il figlio della donna Domenico Petruzzelli, di appena due anni e mezzo.
All’incontro hanno preso parte il procuratore distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, il procuratore capo di Taranto, Franco Sebastio, il comandante provinciale dell’Arma di Taranto, colonnello Daniele Sirimarco, i sostituti impegnati nel caso della Dda di Lecce Alessio Coccioli e della Procura ionica Remo Epifani, il comandante del Reparto Operativo tarantino, tenente colonnello Giovanni Tamborrino, il comandante del Nucleo operativo della Compagnia di Massafra tenente Giuseppe Beltempo, il capo della Squadra Mobile jonica Roberto Pititto, ed in rappresentanza del Ros dei carabinieri e dello Sco della Polizia, il capitano Marco Ancora ed il dottor Antonio Miglietta.
Gli inquirenti hanno fatto un punto della “delicata ed ininterrotta attività investigativa – è scritto in una nota dell’Arma – che vede team, in costante rapporto con le Autorità giudiziaria distrettuale ed ordinaria, dedicati a tempo pieno alla soluzione del sanguinoso evento consumatosi sulla statale 106, nei pressi dello svicolo per Palagiano”.
La riunione, i cui contenuti sono riservati, “ha consentito il consolidamento e la focalizzazione delle linee ed azioni investigative intraprese, oltre alla pianificazione della progressione investigativa futura da parte degli enti preposti”.

Comando provinciale Carabinieri Ta