Taranto: disperato per amore 31enne tenta suicidio, salvato dai carabinieri

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Per amore voleva gettarsi dal ponte. E’ accaduto a Taranto. La segnalazione di un giovane che, pericolosamente vicino alla barriera di contenimento del ponte girevole, in preda ad una crisi depressiva minacciava il suicidio, è giunta intorno alle 5.00 alla Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri.
Colta la gravità di quanto stava per accadere, gli operatori del 112 hanno allertato via radio tutte le pattuglie impegnate in servizio e che si trovano nelle vicinanze. Come sempre in questi casi è una questione di attimi, e la tempestività dell’intervento, decisiva. Così è scattato l’ordine di abbandonare tutte le attività in corso per salvare una vita umana. In pochi secondi sul posto è giunta la prima autoradio dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Taranto e a seguire la seconda. Tutto si è svolto nel cuore della città, dove il giovane segnalato aveva già scavalcato la barriera di contenimento del ponte girevole e, tenendosi afferrato a questa con una mano, urlava disperato manifestando di volerla fare finita. Il Brigadiere Capo squadra, intuendo che era concreto il rischio per il giovane potesse scivolare da un momento all’altro a causa del cordolo umido, ha iniziato a instaurare un dialogo con il disperato 31enne tarantino, cercando di riportarlo alla ragione e di distrarlo dall’insano gesto cui era indirizzato. Ad ogni tentativo dei militari corrispondeva quello del giovane, che continuava a sporgersi sempre più. Occorreva agire in fretta: a quel punto soltanto un’azione di coraggio e grande assunzione di responsabilità avrebbe potuto garantire una svolta. Così agendo d’intuito, capendosi al volo con i soli sguardi, mentre uno dei militari continuava a mantenere alta l’attenzione del giovane verso un obiettivo con discorsi incalzanti, altri due Carabinieri si avvicinavano cercando di non essere notati. Al momento opportuno il via: un attimo di intensa distrazione provocata al giovane per disorientarlo e gli altri due lo hanno afferrato, formando una morsa umana che ha assicurato la presa alla barriera per evitare che l’aspirante suicida, lasciandosi cadere a peso morto, potesse trascinare giù i suoi salvatori. Tecnica perfettamente riuscita. Il 31enne è stato portato al di là del passamano ed adagiato per terra in attesa dell’arrivo del personale medico, per il successivo trasporto presso l’ospedale Moscati. All’interno dell’autovettura del disperato, i militari hanno poi trovato un biglietto in cui l’autore aveva spiegato le ragioni dell’insano gesto: la donna che amava lo aveva lasciato e non riusciva più ad immaginare la sua vita senza di lei.

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