Taranto: quattro arresti per bancarotta fraudolenta e truffa allo Stato

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TARANTO – Quattro ex dirigenti e funzionari dell’Istituto di vigilanza La Serenissima di Taranto sono stati arrestati questa mattina dalla Polizia e sottoposti ai domiciliari perché ritenuti responsabili, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta per distrazione, falso e truffa in danno dello Stato. Si tratta di Giacomo Gaudio, di 60 anni; di sua moglie Francesca Nisio, di 57; Luigi Sopressa, di 48; e Achille Zizzi, di 58. Una quinta persona non è stata ancora rintracciata perché risulta attualmente all’estero. Ai cinque, è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Taranto.
Le indagini sono partite nel 2007 a seguito di numerose segnalazioni di irregolarità amministrative nella gestione dell’ istituto di vigilanza, a quel tempo tra i più importanti della Provincia Jonica. Secondo quanto accertato dagli investigatori, i cinque indagati, attraverso artifizi contabili e la costante distrazione di beni di proprietà della “Serenissima”, avrebbero realizzato una serie di operazioni volte a svuotare gradualmente le casse della società che, nel gennaio 2012, fu dichiarata fallita.
L’intento era quello di spostare tutte le risorse, finanziarie ed organizzative, della società nel neocostituito Istituto di Vigilanza Se.PRO che, di fatto, dava continuità alle prestazioni offerte ai clienti della Serenissima senza però sostenerne spese ed oneri.
Inoltre gli indagati avrebbero imposto le dimissioni ai dipendenti della “Serenissima” per poi assumerli nel nuovo Istituto di Vigilanza, usufruendo così di tutti gli sgravi fiscali per i neo assunti in modo tale da far apparire che tra le due società, quella fallita e quella di nuova costituzione, non ci fosse nessun legame.
Il giro di false assunzioni ha provocato nel corso degli anni un danno erariale di svariati milioni di euro. Il gip ha disposto inoltre il sequestro preventivo della società e di tutti i suoi beni mobili registrati.

polizia