Tap: De Biasi (Ppdt) “Dal Tar Lazio uno schiaffo che si poteva evitare”

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“L’ennesimo schiaffo che si poteva evitare”: il presidente del gruppo consiliare “La Puglia prima di tutto” alla Regione Puglia, Francesco De Biasi, definisce così la bocciatura da parte del Tar Lazio dell’ordinanza del Comune di Melendugno con la quale si

bloccavano i carotaggi in mare di Tap.

“Più si va avanti – dice De Biasi – più questa vicenda assume i contorni di una battaglia contro i mulini a vento. Come è possibile che non sia ancora chiaro che si tratta di un’opera che viene da lontano, che interessa all’Italia e all’Unione Europa e che dunque non può essere bloccata da un singolo Comune? Eppure, il fatto che l’opera è stata decisa a suo tempo dal governo Prodi e che nessun governo, tra quelli che si sono succeduti (di centrodestra, di centrosinistra, tecnici o di larghe intese), abbia mai cambiato nulla la dovrebbe dire lunga su come stanno le cose. E del resto, la conferma sta nella motivazione del Tar, che non a caso definisce l’opera di interesse nazionale strategico”.

Secondo il presidente de “La Puglia prima di tutto” su questa vicenda sono stati commessi errori ed è stata fatta confusione: “Intanto inseguendo posizioni populistiche e demagogiche si è perso tempo e si sono date alla gente false illusioni – sostiene De Biasi – per non parlare del tentativo, per fortuna caduto nel vuoto, di mettere contro le popolazioni in una assurda e indegna guerra tra poveri. E comunque, restiamo dell’idea che con Tap la Puglia abbia perso una ghiotta occasione: quella di chiedere in cambio dell’insediamento del gasdotto di ridisegnare parte del Salento con nuove infrastrutture e servizi. Invece, si è preferito combattere i mulini a vento con una miopia tanto incomprensibile quanto autolesionistica”.

gasdotto Tap