Sorpresi a rubare cavi di rame: arrestati tre pregiudicati

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Sono stati sorpresi mentre stavano rubando rame in una villetta in costruzione e in un vicino opificio di Laterza, lungo la provinciale 17, strada transennata nei giorni scorsi in seguito all’alluvione. In tre sono stati arrestati in flagranza di reato dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Castellaneta, giunti sul posto per verificare quanto segnalato da un cittadino che, passando in quella zona, aveva notato un’automobile con alcune persone sospette a bordo.
Pietro MUSILLO, di 38 anni, Nicola SPINELLI, di 36, e Cosimo Andrea TAGLIENTE, di 29, tutti tarantini con precedenti penali, sono stati fermati e identificati e invano hanno cercato di giustificare la loro presenza fornendo improbabili motivazioni. Nell’auto i militari hanno trovato cavi elettrici in rame per un peso complessivo di circa 3 quintali, rubati poco prima dalle cabine Enel all’interno del piazzale di un vicino opificio. A cancellare ogni dubbio anche la presenza di attrezzi da lavoro utilizzati per il danneggiamento ed il furto dei cavi e per la forzatura di cancelli e porte: un flex, una cesoia “taglia cavo”, 3 paia di guanti da lavoro, 2 taglierini, una torcia da pescatore, uno sfollagente, un rilevatore di pressione per pneumatico e due radio portatili.
La refurtiva è stata restituita ai proprietari mentre l’attrezzatura stato sequestrata insieme al veicolo.
I tre sono stati dichiarati in arresto e, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, Filomena DI TURSI, posti agli arresti domiciliari.
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