Siglato accordo tra Autorità Portuale e Consorzio Terminal Rinfuse. Salvi gli investimenti

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Taranto – E’ stato firmato oggi l’accordo tra l’Autorità Portuale di Taranto e il Consorzio Terminal Rinfuse per la razionalizzazione dell’uso delle aree demaniali e delle banchine. Con esso è stabilito che il Consorzio lasci l’area sinora occupata sul molo polisettoriale per trasferirsi alla calata quattro del porto. Una volta “liberato”, il molo polisettorialeo sarà nella disponibilità totale di Taranto container terminal (Hutchinson ed Evergreen) consentendo così gli ammodernamenti previsti dall’accordo generale di giugno 2012, ovvero opere di adeguamento per circa 200 milioni a carico dell’Authority e investimenti privati di Tct per un altro centinaio di milioni (soprattutto gru e attrezzature).
Con un plauso al presidente dell’Autorità Portuale Sergio Prete, ma anche al senso di responsabilità del consorzio firmatario, l’on. Michele Pelillo (PD) ritiene l’accordo “una buona notizia per Taranto e per il suo sviluppo in quanto esso riapre la strada alla possibilità degli investimenti nel porto di Taranto e mette fine al contenzioso che avrebbe rischiato di bloccare l’utilizzo dei fondi destinati all’infrastrutturazione dello scalo ionico. Ora bisogna lavorare celermente – aggiunge Pelillo- per avviare, quanto prima, gli interventi previsti che possono rappresentare una boccata d’ossigeno in questo momento di crisi e garantire al porto commerciale di Taranto un ruolo di prima linea negli scenari futuri dei traffici su container. La notizia – conclude il deputato PD – rappresenta anche una schiarita per i lavoratori portuali che avevano manifestato preoccupazione per il loro futuro occupazionale”.

Anche Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, commenta con soddisfazione la sigla dell’accordo tra Autorità Portuale tarantina e Terminal rinfuse, ricordandone l’importanza ai fini di un progetto di sviluppo dello scalo ionico.
“E’ la vittoria del presidente Sergio Prete, il quale – afferma Pugliese – in solitudine, con fermezza e determinazione, pur nell’indifferenza generale e tra mille ostacoli, è riuscito a liberare il molo polisettoriale dalla Terminal rinfuse, spianando così la strada non solo a un investimento complessivo di 400 milioni di euro, ma anche all’applicazione degli accordi ministeriali sottoscritti con Tct ) Hutchinson Evergreen”
“La Taranto Terminal Container – spiega Pugliese – avrebbe assicurato la propria permanenza, nonché gli investimenti in ballo, solo qualora avesse avuto a disposizione l’intero molo polisettoriale. Ebbene, l’accordo raggiunto grazie alla tenacia del presidente Prete consente ora di guardare al futuro con ritrovato ottimismo”.
Il Segretario Generale della UIL regionale ribadisce come quello odierno sia “un successo dell’Autorità Portuale, che permetterà di dare vita a prospettive lavorative importanti che avranno ricadute estremamente positive non solo sulla provincia ionica, ma su tutto il territorio ed il tessuto economico regionale.
“Ora è il momento di rimboccarsi le maniche – continua Pugliese – per completare la realizzazione di quegli interventi indispensabili per rendere davvero competitivo il porto di Taranto a livello internazionale e nazionale, a cominciare da collegamenti stradali e ferroviari efficienti, che permettano di raggiungere in tempi brevi siti strategici per l’attività portuale tarantina, in particolare nell’Europa Centrale. Senza dimenticare la strada Bradanico-Salentina, che consentirebbe una migliore accessibilità dal sud della Puglia e dalla Basilicata”.
“Il porto di Taranto – conclude Pugliese – ha ampi margini di crescita, a patto che diventi una priorità nei piani di sviluppo delle istituzioni locali, in primis della Regione. Ad esempio, lo scalo di Taranto potrebbe diventare leader nel campo del trasporto di prodotti agricoli, ma a tutt’oggi non è presente un indispensabile ufficio sanitario ad hoc. Tutti hanno il dovere di fare la propria parte, per non disperdere una risorsa fondamentale, forse l’unica in grado di spingere Taranto e la sua provincia, che da anni vertono in una condizione di crisi apparentemente irreversibile, verso ritrovate ambizioni di crescita e sviluppo sia economico che occupazionale”.
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Plaudono al risultato di Sergio Prete anche i consiglieri regionali Arnaldo Sala e Giuseppe Cristella del PDL: “Esprimiamo la nostra massima soddisfazione per la firma dell’accordo tra l’
Autorità Portuale di Taranto e la Terminal Rinfuse che scrive finalmente la parola “fine” a un annoso problema che, da oltre quindici anni, ha limitato lo sviluppo della portualità jonica e italiana. Il nostro plauso, in particolare, va al Presidente dell’Autorità Portuale di Taranto, Professore Avvocato Sergio Prete, che, lontano dai riflettori come si addice ad un uomo delle Istituzioni, ha saputo operare una intelligente mediazione tra le parti evitando mortificazioni. Sergio Prete ha saputo far prevalere gli interessi di una intera collettività su quelli dei singoli, riuscendo finalmente a riunire tutta la nostra comunità sotto un’unica bandiera, quella dello sviluppo del Territorio.
Rimosso l’ultimo ostacolo, ora la nostra comunità potrà finalmente vedere avviare in tempi brevi gli importanti lavori nel porto che rappresentano una “boccata di ossigeno” per la nostra economia asfittica. Questi lavori sono destinati ad aumentare le capacità del porto di Taranto rendendolo competitivo e facendolo assurgere a naturale “gateway” marittimo di un comprensorio quanto mai vasto.”