Sequestrati 6 quintali di bianchetto

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Sarebbe dovuto finire sui banchi del mercato di Corigliano Calabro, ma i finanzieri della Sezione Operativa Navale di Taranto lo hanno sequestro due giorni fa in seguito ad un controllo sul lungomare di Ginosa Marina. Un enorme quantitativo di

novellame di pesce azzurro (comunemente conosciuto come “bianchetto”, per via del suo particolare colore), proveniente dalle acque di Pino di Lenne (TA) è stato scoperto a bordo di un furgone condotto da un pregiudicato calabrese, già noto per fatti della stessa specie. Dopo averlo tenuto d’occhio e pedinato, i militari lo hanno fermato per un controllo su strada. All’interno del mezzo sono stati rinvenuti ben 624 chili di novellame, suddivisi in 78 cassette, destinati alla vendita al dettaglio a Schiavonea, frazione di Corigliano Calabro, dove l’uomo esercita il commercio di prodotti ittici. Gli oltre sei quintali di pescato avrebbero fruttato al trasgressore ricavi “in nero” per circa 20.000 Euro.
Sorpreso in flagranza di reato l’uomo è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria di Taranto. Sia la normativa comunitaria che quella nazionale, infatti, proibiscono la pesca, la detenzione, il trasporto e, soprattutto, la commercializzazione di novellame perché ciò pregiudica gravemente sia il normale ripopolamento della fauna marittima sia l’equilibrio dell’ecosistema.
I militari, ottenute rassicurazioni da parte del Servizio veterinario dell’ASL Taranto che il pesce sequestrato era in ottimo stato e quindi commestibile, lo hanno consegnato in beneficienza a mense dei poveri, parrocchie, case famiglia, alla Caritas ed altre associazioni di volontariato di Taranto.

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