Rischio Ebola in Puglia? Stop a Immigrazione

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Ad un anno dall’avvio dell’operazione “Mare Nostrum”, che vede impegnata la nostra Marina Militare nel pattugliamento del Mar Mediterraneo meridionale per fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria dovuto all’eccezionale afflusso di migranti, il 18 ottobre prossimo Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale scenderà in piazza a Reggio Calabria per una mobilitazione nazionale per dire basta all’immigrazione indiscriminata.
Nella nostra regione, così come nelle altre maggiormente interessate dal fenomeno migratorio, a preoccupare non è solo il rischio Ebola, per il quale è già attiva da agosto una task force regionale, ma anche le difficoltà, sempre crescenti, a fronteggiare gli sbarchi e l’emergenza umanitaria e di sicurezza che ne deriva.
“Al di là dei rischi ebola in Puglia a causa dei flussi migratori, come sottolineato dall’assessore Pentassuglia, il problema effettivo è che la nostra regione, così come tutta l’Italia, non è più in grado di accogliere altra gente, altre popolazioni, dato che i poveri ormai sono gli italiani. – afferma Adriana Poli Bortone dell’ufficio di presidenza FdI-AN – “Per questo il 18 ottobre saremo a Reggio Calabria per dire basta all’immigrazione indiscriminata, nel corso della mobilitazione nazionale da Fdi. Prima vengono gli italiani!”
In merito già nei giorni scorsi Adriana Poli Bortone aveva sottolineato:“Dobbiamo saper ben spiegare il nostro messaggio sul rifiuto della immigrazione selvaggia che ha fatto diventare il Mediterraneo la tomba di migliaia di disperati senza nome. Oggi dobbiamo pensare ad affrontare ed arginare la povertà degli italiani e dobbiamo condannare quanti hanno speculato per anni sul fenomeno migratorio; dagli scafisti alle organizzazioni non governative fasulle, dai centri cosiddetti di accoglienza a chi tiene tante povere donne nella schiavitù della prostituzione”. Ed aveva aggiunto “Non è egoismo pensare prima agli italiani: è un dovere. Quando potremo consentirci una vera ospitalità lo faremo con lo slancio sincero e solidale che abbiamo dimostrato fin dal 1991. Continuare con l’immigrazione selvaggia significa accendere sempre più focolai di razzismo in una assurda guerra fra poveri”.

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