Processo Vantaggiato: le arringhe dei legali di parte civile. Non prima del 18 giugno la sentenza

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BRINDISI – Si è aperta con l’arringa dell’avvocato Fernando Orsini legale della famiglia, di Melissa Bassi, la studentessa 16enne vittima dell’attentato del 19 maggio dello scorso anno, la discussione delle parti civili nel processo a carico di Giovanni Vantaggiato, l’unico imputato, reo confesso per la strage davanti alla scuola ‘Morvillo-Falcone’ di Brindisi, in cui altre nove persone rimasero gravemente ferite.
“Non c’è modo, né somma che possa risarcire la mamma e il papà di Melissa per la perdita della loro unica figlia”, ha detto l’avvocato Fernando Orsini, “quello che chiedono è una sentenza equa, giusta, che riconosca la volontà di uccidere del killer”.

Qualunque somma decidesse la Corte – ha in seguito aggiunto il legale – sarà integralmente devoluta in beneficienza in favore di uno o due ospedali pediatrici perché Melissa da grande voleva fare la psicologa infantile o la pediatra”
Momenti di commozione in aula, in particolare per Massimo e Rita Bassi, quando l’avvocato Orsini ha letto alcuni temi scolastici e alcuni passaggi dal diario di Melissa nei quali la ragazza illustrava i suoi pensieri sulla vita e sull’amore. ”L’ho fatto per spiegare qual è il danno provocato e per parlare di Melissa, una ragazza di 15anni e mezzo che dimostrava più dei suoi anni”.
Sono stati invece quantificati in un milione e 50 mila euro i danni richiesti a titolo di risarcimento dall’avv. Fernando Musio in nome e per conto del ministero dell’Interno, dell’Istruzione e della scuola Morvillo Falcone. Il legale ha motivato la richiesta a fronte della convinzione, condivisa con la Direzione distrettuale antimafia, che con la bomba piazzata contro il Morvillo Falcone “Vantaggiato voleva uccidere”, per quanto probabilmente l’obiettivo non fossero le persone rimaste coinvolte nell’esplosione.

Una cifra simbolica pari a 100 euro di risarcimento è stata chiesta dal legale del Comune di Mesagne, per la «ferita inflitta alla città» natale di Melissa Bassi. Il legale, Anna Luisa Valente, durante l’udienza del processo, ha anche invocato una condanna giusta per Giovanni Vantaggiato, l’imprenditore reo confesso della strage: «Chiedo che venga affermata – ha detto – la colpevolezza dell’imputato con la pena massima prevista». In aula era presente il sindaco di Mesagne, Franco Scoditti.

Oltre alle nove ragazze ferite e sopravvissute all’attentato, i loro genitori e i parenti più prossimi, nell’elenco delle parti civili ammesse dalla Corte d’assise presieduta dal giudice Domenico Cucchiara compaiono 37 persone fisiche e sette enti, fra cui la Regione Puglia, il Comune e la Provincia di Brindisi e il Comune di Mesagne.
Successivamente hanno discusso dinanzi alla Corte d’Assise alcuni dei legali delle studentesse ferite e delle loro famiglie, le cui richieste di risarcimento sono state quantificate e presentate con documentazione scritta.
Il processo è aggiornato a domani mattina alle 10, per la discussione delle restanti parti civili. Prevista anche l’arringa dell’avv. Raffaele Missere, il difensore di Cosimo Parato, anche lui parte offesa. Si tratta dell’uomo che rimase gravemente ferito il 24 febbraio del 2008 nel primo attentato esplosivo confessato dal 69enne imprenditore di Copertino (Lecce). Infatti Vantaggiato, oltre che di strage aggravata da finalita’ terroristica per l’episodio davanti alla scuola, e’ imputato di tentato omicidio pluriaggravato per la prima esplosione avvenuta a Torre santa Susanna vicino all’abitazione di Parato. Il 18 giugno e’ prevista l’arringa del difensore di Vantaggiato, l’avvocato Franco Orlando. Subito dopo i giudici della Corte di Assise, se non ci saranno repliche, entreranno in Camera di Consiglio per emettere la sentenza.
Ill procuratore capo dell’antimafia Cataldo Motta e del pm Guglielmo Cataldi, al termine della requisitoria, hanno chiesto la condanna all’ergastolo dell’imputato, oltre che l’isolamento diurno e la confisca dei beni sequestrati, del valore complessivo pari a 2 milioni e 500mila euro circa. “