Gruppo Riva annuncia la messa in libertà del personale

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All’indomani del provvedimento di sequestro da 916 milioni di euro effettuato nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Taranto su ordine del gip di Taranto, Patrizia Todisco, il Gruppo siderurgico Riva, proprietario dell’Ilva, annuncia 1500 esuberi nelle sue societa’.
Si tratta di personale dislocato su tutto il territorio nazionale che si occupa di trasformazione dell’acciaio e logistica. A Taranto, interessata sarebbe la società ‘Taranto Energia’, che conta 114 dipendenti e dalla quale dipende l’alimentazione del sito produttivo pugliese.

L’azienda ha motivato la decisione con l’impossibilità di poter dare continuità produttiva e lavorativa.
“La “messa in libertà” immediata di tutto il personale di tutti gli stabilimenti di Riva forni elettrici, ex Riva acciaio, è l’ennesimo epilogo inaccettabile.- commenta il segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli. L’ennesimo epilogo di cui a farne le spese sono i lavoratori. La Fim Cisl diffida l’azienda ad avviare la messa in libertà dei lavoratori e la invita a ricorrere immediatamente all’utilizzo degli ammortizzatori sociali. La Fim Cisl invita altresì la procura in tempi rapidi, a scorporare dal provvedimento di confisca ciò che impedisce la normale prosecuzione dell’attività produttiva e lavorativa. “Non accetteremo – afferma Bentivogli – questa ennesima beffa ai danni dei lavoratori che non hanno nessuna responsabilità.

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