Perrino (già CNR Bari). Malattia degli Olivi: “Una follia dietro l’altra”

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“La realtà agroecologica del Salento mostra chiaramente che la causa della malattia degli olivi non è la Xylella, ma un insieme di criticità ambientali, che
i nostri politici non vogliono riconoscere, affrontare e risolvere perché significherebbe passare da modelli agricoli industriali o ad alto impatto ambientale a modelli agricoli a basso impatto ambientale, andando contro le grosse corporazioni, le quali possono così continuare a prosperare solo grazie a modelli industriali.” Giunge a queste conclusioni il prof. Prof. Pietro Perrino, già Direttore del CNR di Bari in una pubblicazione scientifica che tratta in maniera approfondita l’argomento rimarcando che c’è una stretta relazione tra inquinamento, desertificazione e CoDiRO. (Complesso del Disseccamento Rapido dell’Olivo)
“Purtroppo, i responsabili delle istituzioni non la vogliono vedere questa relazione e quindi non favoriscono modelli agricoli a basso impatto ambientale. Anzi, la cecità del nostro Ministero dell’Agricoltura ha prodotto un DM Martina, che addirittura obbliga gli agricoltori all’uso massiccio di pesticidi.

“Una delle tante dimostrazioni che la Xylella può essere tenuta sotto controllo e che le piante d’olivo affette possono riprendere a vegetare senza problemi l’ha fornita un progetto di ricerca triennale svolto da un nutrito gruppo di ricercatori e finanziato anche dalla Regione Puglia (14). Pertanto, le istituzioni responsabili invece di finanziare l’abbattimento delle piante d’olivo dovrebbero favorire lo sviluppo di modelli agricoli a basso impatto ambientale. Ciò servirebbe anche ad evitare l’uso di pesticidi, responsabili, ormai, di parecchi danni all’ecosistema e alla salute dell’uomo.”

“I salentini stanno lottando contro i governi, regionale e nazionale, anche attraverso manifestazioni, per bloccare il DM. I vertici politici pugliesi sono sordi e ciechi – afferma il prof. Perrino – di fronte ai risultati incoraggianti delle ricerche condotte da gruppi di olivicoltori privati e da gruppi di ricerca misti, composti da olivicoltori e ricercatori privati e ricercatori pubblici.”

“La soluzione del problema del CoDiRO non è l’abbattimento degli alberi malati e non malati per contenere la diffusione della Xylella, ma il ripristino di buone pratiche agronomiche e agro tecniche di disinquinamento, già pronte sul mercato. In una società sana, la sequenza giusta delle priorità è: prima l’ecosistema, poi la società e per ultima l’economia. I nostri politici fanno il contrario. È evidente che così non può continuare. Non ci sarebbe futuro per il genere umano. L’economia di cui si parla qui non si riferisce a quella dei popoli (economia umana, biologica), ma a quella delle grandi corporazioni, che diventano sempre più ricche, mentre gli umani diventano sempre più poveri.”

“Il problema della malattia degli olivi in Puglia può essere risolto con un approccio olistico. Le prime azioni da compiere sono il rispristino di buone pratiche agronomiche, l’incentivazione di diverse forme di agricoltura biologica, l’incremento della biodiversità, attraverso l’allevamento di diverse varietà d’olivo, consociate ad altre piante arboree da frutto e piante erbacee, preferibilmente leguminose, nonché l’avviamento di misure di disinquinamento, azzerando l’uso di prodotti artificiali, come i fertilizzanti chimici e pesticidi (insetticidi, fungicidi, acaricidi ed erbicidi, specialmente il Roundup, contenente glifosato).

Dovrebbe essere incentivato anche l’uso delle acque reflue per l’irrigazione, determinando così una riduzione dell’uso delle acque di falda, e l’uso dei microrganismi effetti (EM), nonché di fertilizzanti disinquinanti, come Bio Aksxter e Gold Manna, già usati con profitto da alcuni agricoltori in Puglia e nel resto d’Italia. Si tratta di tecnologie poco note, anche perché molti agricoltori le applicano, quasi di nascosto, in quanto temono pressioni da parte di personaggi che direttamente o indirettamente sono interessati più a conservare l’attuale paradigma che a cambiarlo.”

Di seguito l’intera pubblicazione:
CORVELVA-La-malattia-degli-olivi-in-Puglia-Pietro-Perrino