Oria: il Noe sequestra area di 4 mila mq adibita a deposito di rifiuti

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La segnalazione era giunta dal 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari che sorvolando la zona dall’alto aveva individuato l’area interessata al provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza che i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce hanno eseguito al termine di uno specifico servizio di controllo ambientale. E’ così che ad Oria presso la sede  di una società operante nel settore della costruzione ed installazione di motori elettrici, alternatori e gruppi elettronici, sono stati posti i sigilli ad un’area di circa 4000 metri quadrati sulla quale erano stati depositati illecitamente rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi costituiti da bidoni contaminati da sostanze pericolose, filtri olio, lana vetro, tubi elettrici al neon, materiali utilizzati per la verniciatura, apparecchiature elettriche per computer e televisori, sfalci di potatura, plastiche, materiali per imballaggi, pneumatici. Sequestrata anche una cabina di verniciatura con due punti di emissione verso l’esterno non autorizzati; un locale di 50 metri quadrati adibito a lavaggio, ma utilizzato come sito di stoccaggio per fusti contenenti rifiuti speciali costituiti da olii esausti per camion e macchinari industriali; 7 cavalletti e 5 pistole utilizzati per le operazioni di verniciatura.
Al termine dell’ispezione l’amministratore unico della società è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Brindisi. Le ipotesi di reato contestate dal Noe sono quelle della gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, della miscelazione di rifiuti speciali pericolosi e, infine, quella delle emissioni in atmosfera non autorizzate. Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro è di circa cinquecentomila euro.   Oltre all’autorità giudiziaria sono state informate del sequestro anche le autorità amministrative per i provvedimenti di competenza. I Controlli del Noe con il prezioso supporto del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari continueranno nei prossimi giorni e riguarderanno, oltre alla Provincia di Brindisi, anche quella di Taranto e di Lecce.