Progetto Tap. No del Comitato Via della Regione Puglia al gasdotto nel Salento.

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Bari – Il Comitato Via della Regione Puglia ha espresso parere negativo sulla compatibilità ambientale del Progetto TAP, Trans Adriatic Pipeline, anche nella sua versione aggiornata. Si tratta di un investimento di 40 miliardi di euro, approvato anche dall’Unione Europea, che prevede la costruzione di un gasdotto destinato a trasportare 8 miliardi di metri cubi l’anno di gas dall’Azerbajian verso l’Europa, attraverso Albania, Grecia e Italia dove approderebbe a Melendugno, in località San Foca. Una localizzazione contestata dalle popolazioni locali che ritengono in tal modo tradita la vocazione turistica di questo territorio e che in occasione dell’incontro a Lecce, il 27 dicembre scorso avevano duramente contestato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti.
Annunciando la decisione del Comitato, che l’11 settembre 2012 si era già espresso nella stessa maniera sulla prima versione del progetto per il gasdotto segnalando alcune carenze documentali, l’Assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro sottolinea come il parere della Regione non sia vincolante. “Va detto – spiega Nicastro – che non è nelle nostre possibilità influire sulle scelte di politica energetica nazionale e che sarebbe interessante capire anche come, l’eventualità di un progetto di approdo di un gasdotto nella nostra regione, possa in qualche misura contribuire ad abbassare le emissioni in atmosfera, ammesso che questo sia contemplato nel disegno generale”.
“Ad ogni modo – prosegue Nicastro – sull’approdo Tap a Melendugno in località san Foca il comitato ha confermato le perplessità che aveva in relazione alla rilevanza dell’area sia sul piano naturalistico che su quello dell’economia turistica. La valutazione tecnica dell’opera porta il comitato a dire che le possibili conseguenze sull’Ecomuseo di Acquarica e sulla Riserva Naturale Statale ‘Le Cesine’, in relazione all’attraversamento di zone ricche di Posidonia Oceanica e Cymodocea oltre che di aree individuate come di nidificazione della tartaruga “Caretta Caretta”, allo sbancamento di ampie aree agricole, all’incidenza sull’economia locale sono elementi da non sottovalutare e che non vi sono sufficienti elementi di conoscenza per decidere altrimenti”.
“In ordine ad altre possibilità di localizzazione del progetto via via escluse nella proposta – aggiunge l’Assessore regionale all’Ambiente – i componenti del comitato hanno ritenuto che i criteri di esclusione non fossero sufficientemente robusti dal punto di vista tecnico-scientifico. Senza contare, cosa certamente non trascurabile, che dovendo dare una valutazione complessiva sull’opera rileva il fatto che manchino puntuali indicazioni progettuali legate al sistema di connessione alla rete nazionale. Il punto più vicino sarebbe a Mesagne in provincia di Brindisi, cioè a quasi 20 km di distanza. Non abbiamo ricevuto – conclude Nicastro – sufficienti elementi per valutare gli impatti anche di questa parte, non trascurabile, dell’opera benché la stessa non dipenda dal consorzio proponente”.

gasdotto Tap