Morì dopo rave party: indagato amico di Dalila Coluccia

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Santa Cesarea Terme – Sono giunte ad una svolta le indagini sulla morte di Dalila Coluccia, la 22enne di Cerfignano trovata in coma alle prime luci dell’alba di domenica 13 ottobre dopo aver partecipato ad un rave party e deceduta, forse per aver assunto un mix di alcol e droga, quattro giorni dopo nel reparto di Rianimazione del “Vito Fazzi” di Lecce.
La Procura, che aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti con l’ipotesi di morte come conseguenza di altro reato e cessione di sostanze stupefacenti, ha iscritto nel registro degli indagati un 32enne originario di Minervino di Lecce con precedenti segnalazioni per cessione di marijuana. Interrogato lunedì scorso dal pubblico ministero titolare del fascicolo, Francesca Miglietta, alla presenza del suo legale, l’uomo avrebbe confermato di essere arrivato con la ragazza a quel raduno non autorizzato nella masseria abbandonata in località Pozzo Antico, lungo la strada che dal capoluogo conduce alla marina di Torre Chianca, ma l’avrebbe poi persa di vista. In merito alla presunta cessione di droga, invece, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.

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