“Una montagna di denaro pubblico per costruire il depuratore della vergogna”. Il no del Comitato tutela del territorio.

Condividi

“Una montagna di denaro pubblico per costruire il depuratore della vergogna.”
E’ l’introduzione di una nota del Comitato per la Tutela del Territorio di Avetrana – Associato a Italia Nostra nella replica alle ultime dichiarazioni sul depuratore consortile Manduria-Sava. Nota inviata ai ministri Salvini, Di Maio, Costa e Lezzi, alla portavoce del M5S Macina, al Presidente Emiliano, alla dott.ssa Valenzano, ai Consiglieri regionali Franzoso, Morgante, Turco, al Presidente della Provincia di Taranto Gugliotti, al Commissario Straordinario del Comune di Manduria Saladino, ai sindaci dei Comuni di Sava ed Avetrana Iaia e Minò, all’ANAC, alla Corte Conti, al Prefetto Taranto e alla Procura di Taranto.

“I tre Commissari Straordinari di Manduria ed il Sindaco di Sava Avv. Iaia devono capire, come lo deve
capire anche il Presidente Emiliano, che le popolazioni di Manduria, di Avetrana, di Erchie, di Torre S.
Susanna e dei paesi vicini non vogliono la costruzione del depuratore a Urmo Specchiarica. Questi Signori
non possono schierarsi contro tale e tanta volontà popolare. Sembra che lo facciano a sfregio di tutti
coloro che abitano e che frequentano le spiagge che vanno da Borraco a Torre Colimena!
Se c’è davvero la cosiddetta “emergenza sanitaria” perché tutti e quattro (i tre Commissari e Iaia) non
chiedono alla Regione e ad AQP di ristrutturare l’attuale depuratore a Manduria e mettere in funzione,
finalmente, quello di Sava sulla via per Francavilla Fontana, la cui spesa complessiva è meno della metà di
quello consortile e con tempi molto più ristretti?
Non riusciamo a comprendere la politica del Sindaco di Sava Avv. Iaia che, pur di allontanare dal suo
paese la lavorazione dei propri reflui – magari a Urmo che dista 18 km !!! -, cerca in tutti i modi di
ottenere il risultato con querele e denunce. E’ mai possibile che in più di 30 anni a Sava non sono riusciti a
mettere in funzione il proprio depuratore continuando ad avere quasi ottomila pozzi neri? Chi crede di
portare la puzza dei reflui in casa del vicino e lontano dalla propria si sbaglia di grosso! Non siamo né fessi né cretini!
Il depuratore consortile Sava – Manduria a Urmo Specchiarica non deve essere costruito perché è un’opera molto costosa, potrebbe stimolare appetiti non chiari ed invece di risolvere il problema lo aggrava,
mentre va trovata la soluzione con il pieno rispetto delle volontà popolari, dell’ambiente, del risparmio
del territorio e soprattutto nell’economia costi/benefici. Solo delle menti “strane” possono pensare di
spendere, in questo periodo di vacche magre, delle somme stratosferiche! Noi abbiamo già messo al
corrente le Autorità competenti, politiche e non, e continueremo a lottare con tutte le nostre forze, con il
Ricorso al TAR e, se sarà necessario anche al Consiglio di Stato, e parteciperemo numerosi alla
manifestazione del 16 dicembre a Manduria perché non vogliamo vergognarci con i nostri figli ed i nostri
nipoti per non aver impedito questo scempio del nostro meraviglioso territorio.”