Martina Piccione dall’Artistico di Manduria alla Biennale di Ancona

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Finale di anno scolastico sugli scudi per la sede manduriana del Liceo Artistico “V.Calò”, unica scuola pugliese ad essersi fatta onore nella 5^ edizione del prestigioso contest artistico nazionale afferente alla “Biennale Arte Insieme – Cultura e culture senza barriere” di Ancona.
L’iniziativa, promossa dal Museo Tattile Statale Omero del capoluogo marchigiano, ha visto tra le dieci opere selezionate quella di Martina Piccione, alunna della 5^D
dell’indirizzo Arti Figurative. Sotto la guida del docente di riferimento, prof. Cosimo Piro, la giovane artista manduriana ha presentato al concorso una piccola scultura in tecnica mista, intitolata “Il filo rosso di Venere”. Questa affermazione porta lustro al liceo
manduriano, diretto dalla prof.sa Brigida Sforza, soprattutto in ragione del fatto che il concorso era aperto anche agli universitari delle Accademie di Belle Arti.
Il contest rientra nello spirito della Biennale Arte Insieme, che «ha lo scopo di favorire l’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità e di quelle svantaggiate per provenienza da culture altre e per condizione sociale». Per questo, gli artisti in concorso erano chiamati a esprimersi «sui temi della diversità nei suoi molteplici aspetti, da quelli
inerenti alle situazioni di disabilità a quelle inerenti la cultura, la razza, la religione». Il regolamento, inoltre, chiedeva di trarre ispirazione dalla poetica dell’artista Giuliano Vangi, testimonial dell’evento, noto per le bellissime opere ammirabili in alcuni luoghi
pubblici di Firenze e Siena, nei Musei Vaticani e nella nuova chiesa di San Giovanni Rotondo, dedicata a San Pio.
La scultura di Martina Piccione raffigura Venere, dea di amore, bellezza e fertilità, cinta da un filo rosso. Il riferimento è alla leggenda popolare di origine giapponese, secondo la quale ogni persona, dalla nascita, porta un filo rosso indistruttibile al mignolo della mano
sinistra, che la lega alla propria anima gemella. Ma la Venere di Piccione ha perso le braccia e, con esse, anche l’amore.
Le dieci opere selezionate nel concorso saranno esposte sino al prossimo 23 agosto nella mostra “Frammenti d’umanità”, allestita presso il Museo Tattile Statale Omero, nella Mole Vanvitelliana di Ancona.