Mark Caltagirone investe in Puglia e punta sulla professionalità delle donne

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Investimenti in Puglia nel 2018, Olimpiadi del 2020 a Tokyo e cuore delle sue aziende la professionalità delle donne. E’ il tris su cui punta l’imprenditore Mark Caltagirone.

Mark Caltagirone, l’imprenditore noto per la sua passione per gli affari all’estero, continua ad assumere solo personale italiano puntando sulle donne. Ma non solo. Tra le novità in vista, le nozze, trattative in corso per le Olimpiadi del 2020 a Tokyo e la sua sfida più grande: nel 2018 investirà in Italia, precisamente in Puglia in importanti opere e turismo.
Un cognome importante quello del costruttore 50enne romano in Italia. Ecco perché la decisione, più di vent’anni fa, di lavorare all’estero. Una lunga carriera iniziata nei primi anni ’90 in America dopo la laurea, in Libia con la realizzazione di oleodotti, per poi passare alla Corsica, dove ancora oggi risiedono molti cantieri, mentre in Cina si è dedicato alla costruzione di ospedali e centri commerciali. Con l’Albania ha stretto rapporti da tempo dove è presente con diversi cantieri di complessi residenziali. Un lavoro costante, meticoloso, impegnativo, rispettoso del territorio, che ha deciso di premiarlo lo scorso marzo a Tirana come miglior imprenditore italiano in Albania.

La sua impresa, come quella di tanti italiani impostata con un’ottica di business internazionale, è conosciuta solo all’estero perché si rivolge direttamente ai mercati che offrono sviluppo. “Se da una parte la crescita delle imprese italiane è prigioniera della burocrazia e aumenta la fuga di cervelli e investimenti – afferma Caltagirone – lavorare all’estero è sempre una sfida. Per ogni lavoro, per ogni Paese cambia tutto, cambia la burocrazia anche se snella, cambiano i tempi, i rapporti. Non è sempre facile. Bisogna mantenere costantemente in asse tutti gli equilibri, ma ogni volta, ogni lavoro che inizia è sempre un’emozione.”

I suoi cantieri sparsi dalla Libia a Montreal adesso arrivano anche in Giappone. È un grande estimatore di Yuriko Koike, 64anni, prima donna governatore di Tokyo. “Quando è stata eletta ho esultato – dichiara Mark – perché a mio avviso le donne in politica hanno una marcia in più e lei è davvero una persona eccezionale. Fra un mese avrò un incontro con lei a Tokyo per parlare della preparazione della città alle Olimpiadi del 2020. Sono felice e molto onorato che chiedano il parere di Holding italiane come la nostra riguardo le grandi opere”.

I suoi investimenti all’estero sono la sua passione ma annuncia che è pronto per una nuova sfida. “Nel 2018 la mia Holding proverà a rientrare in Italia investendo sul turismo e su opere importanti in Puglia. È giusto provarci e credo sarà la sfida più grossa. Ecco perché quest’anno ho portato in Puglia mio figlio. Lavorare in Italia non è facile, o meglio lavorare all’estero è più facile ma bisogna anche aver il coraggio di provarci perché alla fine è il più bel paese al mondo e la Puglia è un perfetto biglietto da visita per un Italia che ha bisogno di un lancio fuori dai suoi confini”

Che lui creda nel “woman-power” è un dato di fatto. Cuore pulsante della Caltagirone Holding, è lo staff tecnico di geometri, architetti e ingegneri, composto per un’alta percentuale, da donne italiane. “Non nascondo, con dispiacere – sottolinea l’imprenditore – che molta gente sminuisca la mia ferma convinzione che anche nei cantieri le donne sono essenziali. Non solo è vero, ma lo sto dimostrando sul campo. Ogni cantiere con a capo una donna va sempre meglio, quindi continuerò nella mia scelta a puntare sulla grande professionalità delle donne”.

E l’imprenditore non lo dice così per dire, lo pensa fermamente e lo vive anche personalmente nella vita privata considerato che la sua futura moglie è proprio una nota politica calabrese. “Non avrei mai pensato che a 50 anni e con i ritmi frenetici che abbiamo entrambi, avrei preso la decisione di vivere la mia vita in due, ma con lei ho trovato il giusto equilibrio e prima dell’amore viene la mia stima e la mia grande fiducia incondizionata in lei. Siamo stati fortunati mai creduto si potesse dividere tutto con una persona e invece sì. Abbiamo deciso di prendere in affido un figlio che è diventato la nostra più bella sfida. Lei è una politica calabrese – dice- distante da me a livello di ideologia politica ma ha tutta la mia stima e il mio fermo appoggio perché porta avanti i suoi valori a testa alta senza scendere a compromessi, cercando, tra molte difficoltà, di raggiungere sempre gli obiettivi prefissati, in un territorio dove, a mio avviso, far politica bene non premia mai. Anche se non credo più nel sistema politico italiano abbiamo un reciproco rispetto dei settori professionali che viviamo e in cui crediamo e uniremo i nostri settori di competenza finanziando insieme un progetto rivolto agli animali, ai cani in particolare che noi amiamo, e ne abbiamo uno che è la mia mascotte” conclude Caltagirone.