Marine da Lizzano a Manduria: inviato esposto al Prefetto

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Il degrado ambientale ed igienico sanitario e le precarie condizioni di sicurezza per la pubblica incolumità sulla fascia orientale delle marine della provincia di Taranto, in particolare da Lizzano sino a Manduria, sono al centro di un esposto che il giornalista ambientalista Mimmo Carrieri

ha inviato al Prefetto di Taranto. E’ stato chiesto anche un incontro per meglio esporre la situazione.
Questo il testo integrale:
“Eccellenza, innanzi tutto mi scuso per averle sottratto del tempo prezioso ma, mio malgrado, mi vedo costretto ad inviarle solo una infinitesimale documentazione fotografica e documentale di alcune situazioni di degrado ambientale igienico sanitario e precaria sicurezza per la pubblica incolumità.
Tale preoccupante situazioni è determinata a causa dell’assenza per lunghi tratti di una adeguata illuminazione, di guardrail e segnaletica stradale lungo la litoranea salentina (S.P. 122) sulla quale ricadono le marine di Lizzano, Torricella, Maruggio e Manduria. Come dimostra la documentazione fotografica (quella video è in mio possesso) gli scarichi delle acque meteoriche che trasportano particelle inquinanti sfociano in mare e, nonostante i proprietari delle residenze estive da anni ormai abbiano pagato gli oneri per l’allacciamento alla rete fognaria (Vedesi Torre Ovo) la mancanza di una rete idrica costringe gli stessi ad approvvigionarsi tramite “bottini” di privati (cosa che avviene anche per i titolari delle attività commerciali). Il mare? A causa della mancanza dei bagni pubblici (dove ci sono restano scrupolosamente e inspiegabilmente chiusi) è diventato una “cloaca” a cielo aperto dove centinaia di migliaia di bagnanti vanno a fare i loro bisogni fisiologici, mentre al buio di sera molti lo fanno sulla scogliera o tra la vegetazione in barba all’igiene e ai potenziali rischi per la salute pubblica.
Che dire poi delle “passerelle a mare”? Sono stati spesi migliaia di euro (denaro pubblico) e lasciate in totale stato di abbandono nonostante i sopralluoghi dei militari della Capitaneria di Porto (Vedesi Torre Ovo) che li hanno dichiarati pericolosi. A tal proposito, alcuni giorni fa un bambino di 11 anni cadendo tra le doghe mancanti e passaggi sprofondati nella sabbia, si è procurato una frattura ad una mano che i sanitari del pronto Soccorso dell’Ospedale “Giannuzzi” di Manduria hanno dovuto ingessare (ne conservo la certificazione medica) ma, nonostante dal 4 luglio, giorno della nota (allegata) del Comandante dell’ Ufficio Marittimo Locale di Maruggio con la quale si chiede la messa insicurezza, ancora oggi l’Amministrazione Comunale di Torricella non ha ritenuto di dover intervenire per il ripristino dello stato dei luoghi.
Signor Prefetto, questi sono solo una piccola parte dei disservizi di queste bellissime località balneari sprovviste delle più elementari norme di sicurezza e soprattutto di quelle di natura ambientale ed igienico sanitaria per le quali ritengo necessario un suo autorevole intervento ai fini della tutela della salute e dell’incolumità pubblica dei turisti e bagnanti. In attesa di un cortese cenno di riscontro, cordialmente La saluto. Mimmo CARRIERI
Giornalista del Quotidiano online Viv@Voce e Responsabile settore Ambiente ed Ecologia Associazione CPA Sezione Provinciale di Sava.”