Manduria: una ventina di famiglie a rischio povertà

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La situazione economica per molte famiglie di Manduria è diventata drammatica occorre fare qualcosa e non è più possibile rinviare perché la gente è esasperata, ha fame, e se da una parte non riesce a trovare lavoro che scarseggia in agricoltura e nell’edilizia oppure è costretta a chiudere la propria attività a causa della crisi che ha paralizzato l’economia, dall’altra, non c’è via d’uscita: occorre far fronte alle necessità dei figli, in alcuni casi anche numerosi, e pagare le tasse. Il patronato Enapa di Manduria, quotidianamente a contatto con la gente, sensibile ai disagi delle famiglie che non riescono più ad andare avanti, ha deciso di interpellare le Istituzioni facendosi portavoce di questa disperazione. In una conferenza stampa è stata illustrata la situazione. Sono una 20 ina i capi famiglia che si sono rivolti all’Enapa: alcuni hanno preso la parola, raccontando il proprio disagio. Sono cittadini di età compresa tra i 25 ai 60 anni, molti fuori dal circuito lavorativo, da tempo. Sinora si sono arrangiati con l’aiuto dei familiari, grazie a qualche lavoretto, ma le risorse scarseggiano per tutti, quindi, non si riesce a sopravvivere nemmeno grazie all’antica arte di arrangiarsi. Ognuno ha una problematica diversa: c’è chi non riesce a trovare lavoro, chi è stato licenziato senza godere di alcun ammortizzatore sociale, chi vive solo con 250 € al mese derivante dalla pensione di invalidità del figlio e non riesce a pagare il fitto. Famiglie che vivono questo stato con dignità che non vorrebbero mettersi in evidenza ma non possono neanche rassegnarsi e rimanere inermi. Una vera e propria emergenza quella denunciata, che pure era stata portata all’attenzione del sindaco di Manduria dott. Roberto Massafra. “Per ben due volte, – ha raccontato Leonardo Moccia responsabile dell’Enapa- abbiamo scritto al primo cittadino chiedendo un incontro senza ottenere alcuna risposta”. Non chiedono un contributo, nella consapevolezza che ciò non risolve il problema, né posti di lavoro, perché è chiaro a tutti non è questo il compito dell’Amministrazione, ma chiedono “attenzione” affinché si possa istituire un tavolo di discussione su come smuovere l’economia cittadina. Nell’incontro hanno annunciato che interesseranno altri livelli istituzionali quali Prefetto e Regione Puglia.

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