Manduria: serra per coltivare marijuana in casa, nei guai un intero nucleo familiare

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Una famiglia originaria di Manduria aveva realizzato nella camera del figlio una vera e propria serra per la coltivazione di cannabis sativa per la produzione di marijuana. Padre, madre e figlio per tale scopo si avvalevano di una “Grow box”, struttura in acciaio rivestita internamente con telo riflettente ed esternamente con telo di colore nero. La struttura è fornita di una cerniera frontale per un comodo accesso alle piante e sulle pareti laterali è presente il velcro che serve per chiuderle ermeticamente allo scopo di non lasciar filtrare luce ed aria. L’impianto d’illuminazione montato all’interno della cabina era costituito da una potente lampada alogena, mentre all’areazione delle piante era preposta una ventola e per finire i vapori venivano convogliati in un tubo collegato alla struttura. Tutto l’impianto era collegato ad un temporizzatore, a sua volta, connesso alla rete elettrica. Come se non bastasse, per produrre più celermente, il nucleo familiare utilizzava un acceleratore di crescita delle piante. La scoperta è dei carabinieri del Comando Stazione di Manduria, che dopo aver constatato, nel corso dei consueti servizi di controllo, nei pressi dell’abitazione, un insolito movimento di ragazzini, alcuni dei quali in precedenza segnalati in Prefettura per il possesso di “spinelli”, ieri si sono appostati vicino all’abitazione costituita da due appartamenti di cui uno ubicato al piano terra, di proprietà della nonna paterna, l’altro al primo piano, appartenente alla famiglia finita nel mirino, nonché da una terrazzo sul quale i militari, avvalendosi d’idonea strumentazione tecnica, avevano intravisto cinque piante di marijuana di altezza variabile, compresa fra un metro e due metri circa, contenute in tini in plastica per vino.
E’ scattata la perquisizione dell’abitazione ubicata al primo piano, cha permesso di ritrovare all’interno della camera da letto del ragazzo l’ingegnosa struttura, con impianto d’areazione e d’illuminazione funzionante, contenente 7 piantine di marijuana. Rinvenute anche due pistole giocattolo sprovviste di tappo rosso, due cartucce calibro 9 ed una 7.65, cinquanta grammi di stupefacente del tipo marijuana, materiale per il confezionamento, due confezioni di acceleratore di crescita per le piante. Per madre e figlio, rispettivamente di 46 e 20 anni, trovati in casa, la dott.ssa Putignano della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto ha disposto gli arresti domiciliari. Il padre, cinquantenne, di professione camionista, irreperibile, è stato denunciato in stato di libertà. Sono accusati di coltivazione e detenzione di marijuana.

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