Manduria: Scetticismo sui dati di Goletta verde per la foce del Chidro

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Diffidenza e scetticismo. Sono queste le principali reazioni emerse sui social dopo la diffusione dei dati ufficiali del monitoraggio eseguito da Goletta Verde di Legambiente
nei giorni dal 17 al 20 Luglio 2018 e che rileva una situazione di inquinamento alla foce del fiume Chidro nella marina di Manduria. Molti non si spiegano come mai sui siti ufficiali di Arpa Puglia o del Ministero della Salute che monitora le acque di balneazione da maggio a fine settembre non è riportato il superamento di tali limiti. Per il Ministero della Salute la qualità delle acque della Foce del Fiume Chidro è eccellente. C’è da dire ad onor del vero che l’ultimo rilevamento del portale del Ministero della Salute risale al 12 Giugno. Ma c’è incredulità comunque di fronte all’impennata di valori che l’acqua avrebbe raggiunto superando i limiti dei parametri microbiologici che ne determinano il divieto di balneazione. C’è il sospetto che si vogliano screditare le località balneari di Manduria per dirottare il turismo in altri luoghi. La diffidenza aumenta quando Legambiente attribuisce la colpa di questi valori allo stato di depurazione delle acque e soprattutto agli scarichi abusivi. Da tempo si fa leva su questi argomenti per “convincere” la popolazione a realizzare quanto prima il nuovo depuratore che, se sicuramente è indispensabile, non andrà però a migliorare la situazione degli scarichi della marina che solo, forse, nel 2038 potrebbe programmare i lavori per realizzare la necessaria rete fognaria.