Manduria: Riserve Naturali polo di attrazione paesaggistico e culturale

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Chiusa la stagione estiva per le Riserve Naturali R.O. del Litorale Tarantino Orientale è tempo di bilancio dell’intenso lavoro svolto. L’attività è iniziata con l’attivazione del nucleo antincendio boschivo
dell’Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali – ARIF, con servizi di allerta e pronto intervento, eseguiti quotidianamente dal personale addetto, con una copertura completa del servizio diurno e con una reperibilità notturna. Ma l’ARIF ha rappresentato molto altro sul territorio, provvedendo al
controllo di eventuali danni, immediatamente ripristinati e affiancandosi alle attività di bonifica anche straordinaria nelle zone della Salina Monaci e Palude del Conte.
Un controllo reso quasi capillare in virtù della presenza costante del Nucleo delle Guardie Ambientali e delle Associazioni locali (attive nel loro lavoro di guida turistica – per tre giorni alla settimana – che ha valore anche di educazione ambientale. A tal fine il dott. Vittorio Saladino che guida l’Autorità di Gestione ha rivolto un particolare ringraziamento soprattutto ai partners: Legambiente Circolo di Manduria, Profilo Greco, Pro Loco di Manduria e Slow Food Manduria – Terre del Primitivo che hanno collaborato, in diversa misura e a diverso titolo, anche nello svolgimento dei progetti CAP Salento e Biodiversità in rete.
Il primo riguarda la promozione del “pomodorino di Manduria”, divenuto presidio slow food in seguito alla realizzazione del progetto di recupero (presente già quest’anno al Salone del Gusto di Torino), che ha tra i partners la Fondazione Slow Food per la biodiversità e quattro aree protette regionali, tra cui appunto le Riserve; il secondo è il nome del progetto nato dalla rete di diversi Enti pubblici e soggetti privati che lavorano in sinergia da anni, come le Riserve Naturali del Litorale Tarantino Orientale, il Centro di Ricerca “Basile Caramia”, il Centro di Ricerca per l’Olivicoltura, la Frutticoltura e l’Agrumicoltura (OFA), il Parco Naturale Costa d’Otranto e il Sinagri. Il progetto, finanziato dal MIUR, si prefigge di diffondere e far conoscere la biodiversità agraria e forestale con sessioni frontali a scuola e visite guidate in campo presso l’orto botanico regionale presso la Masseria Marina – Casa del Parco.
Con il supporto della ConfCommercio Manduria, nel corso del mese di agosto è stato sempre attivo il servizio di infopoint “naturalistico” all’ingresso della Salina Monaci, che ha seguito
il flusso dei tanti turisti, orientandoli nella loro permanenza su “etica” ed eventi legati alle Riserve.
Una torretta di guardia in un luogo così sensibile al fenomeno dell’antropizzazione che ha reso i responsabili dell’infopoint dei piccoli custodi dell’area, che da quest’anno si è attrezzata​ maggiormente anche attraverso l’installazione di bagni chimici, ulteriori pannelli esplicativi e cestini porta rifiuti.
Gli eventi delle Riserve Naturali LTO della stagione appena trascorsa sono stati tutti a marchio PugliA.M.I.C.A. – Attività motoria Integrata Cultura e Ambiente, un progetto promosso e finanziato dal Dipartimento Promozione della Salute, del Benessere sociale e dello Sport, in collaborazione con il dipartimento Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio, il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio e che si protrarrà fino
a fine ottobre. Esso è finalizzato al miglioramento delle condizioni di vita e di salute attraverso lo svolgimento di attività ricreative e sportive all’aria aperta all’interno dei Parchi Nazionali e Regionali Pugliesi. Il principale punto di forza del progetto consiste nella promozione del movimento tramite il coinvolgimento dei singoli individui e famiglie, adottando politiche di
inclusione sociale in presenza anche di soggetti con disabilità fisica, sensoriale o relazionale. Nello specifico le attività sportive vengono svolte presso il Bosco Cuturi.
Ma le Riserve sono un treno in corsa e a queste attività si è affiancato l’impegno nell’avvio dei progetti comunitari Interreg Italia-Grecia, volto alla promozione dell’area naturalistica e Interreg Italia-Albania-Montenegro, volto alla conservazione dei siti della Riserva, che tanto entusiasmo e prestigio hanno profuso nel lavoro di gestione, consapevoli dell’impatto sul profilo delle Riserve stesse, attualmente coinvolte anche nell’approvazione degli atti di gara del progetto per la completa e indispensabile riqualificazione della Salina Monaci.
Al di fuori del quadro delle attività estive si pone poi il progetto LandXcape, i cui accordi son stati comunque definiti, seppur con un primo riserbo, nel corso della stagione trascorsa.
LandXcape è un progetto culturale multisciplinare di valorizzazione integrata del patrimonio identitario e paesaggistico del Salento, attraverso i diversi linguaggi dell’arte. Le Province di
Brindisi, Lecce e Taranto, colpite dal flagello della Xylella, si trovano a dover fare i conti con la propria identità e l’arte diventa strumento di riflessione ed espressione, un luogo di incontro fra due mondi: produttivo e culturale. Produttivo poiché il progetto comporterà un programma di residenze artistiche finalizzato alla produzione di opere d’arte, nelle sue varie forme (Performance, Narrazione, Design, Video/Fotografia, Public Art/Land Art, Pittura/Scultura) nel contesto rurale e
naturalistico. Si tratta di laboratori creativi e produttivi che si svolgeranno, in forma residenziale, in sei diversi parchi del Salento (Parco Dune Costiere – Ostuni; Parco Torre Guaceto – Brindisi; Parco Otranto/Leuca – Otranto; Parco Litorale di Ugento – Ugento; Parco Porto Selvaggio – Gallipoli; Litorale Tarantino – Manduria) e saranno condotti da tutor professionisti. Al termine delle residenze avranno luogo momenti di restituzione pubblica nei luoghi della ricerca.