Manduria. Ordinanze a confronto. M5S: due pesi e due misure

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Nel giro di pochi giorni, nel mese di gennaio, il Dirigente dell’Area Vigilanza del Comune di Manduria ha motivato due ordinanze “simili” in maniera completamente opposta, tanto da sollevare le critiche del Meetup Manduria 5 Stelle. Si tratta dell’ordinanza n.9 del 25 gennaio 2018 e dell’ordinanza n.13 del 29 gennaio 2018.
“Con l’ordinanza n. 9 del 25 gennaio 2018 veniva, tra la perplessità generale, rimosso il divieto di sosta in via S. Antonio (tratto compreso tra Via M. Bonifacio e Via Dalmazia). Tale ordinanza – spiegano i pentastellati – era motivata, a parere del dirigente, dal fatto che “trattandosi di una strada lunga e rettilinea viene interessata dal grave fenomeno dell’alta velocità, ponendo conseguentemente in serio pericolo i pedoni che la percorrono, in considerazione del fatto che la stessa è libera da auto parcheggiate” e che “il marciapiede esistente sui due lati di Via S. Antonio, risulta essere di dimensioni notevolmente ridotte e, pertanto, costringe i pedoni che si incrociano a scendere ripetutamente dallo stesso, rischiando di essere travolti dalle auto che vi sfrecciano”.
Tradotta l’ordinanza dice: facciamo parcheggiare le auto e visto che i pedoni devono percorrere la via in mezzo alla strada (essendo i marciapiedi di dimensioni ridotte ed essendoci le macchine lì vicino parcheggiate) per non investirli, le auto saranno costrette a moderare la velocità. MOTIVAZIONE – secondo i grillini – VERAMENTE ASSURDA, INCONCEPIBILE.”
Con l’ordinanza n. 13 del 29 gennaio 2018 lo stesso dirigente revoca a San Pietro in Bevagna uno spazio di sosta riservato ai disabili “in quanto può recare disagi a pedoni e residenti, data l’assenza di marciapiedi, per cui i pedoni sono costretti a transitare al centro della strada”.
Nel caso specifico, viene revocato uno spazio di sosta riservato a disabili, che l’anno prima era stato concesso a beneficio di un minore con difficoltà deambulatorie e che la madre del ragazzo a fatica aveva ottenuto. Ovviamente, è facile immaginare l’importanza che tale agevolazione ha per la famiglia, specialmente in un luogo turistico e affollato com’è San Pietro in Bevagna in estate.
I grillini mettono a confronto le due valutazioni contradditorie:
“Nel primo caso, quindi, la possibilità di parcheggiare è vista come un sistema efficiente per regolare il traffico, la velocità e l’incolumità dei pedoni, mentre nel secondo caso è visto come un pericolo alla circolazione. Di fatto, nel secondo caso, permettendo la sosta dei veicoli (non è stato infatti proibito il parcheggio ai normo-dotati) viene a crollare la motivazione dell’ordinanza precedente.
In sostanza, le motivazioni delle ordinanze, non seguono un unico filo di pensiero, ma si adattano alle circostanze… o non sappiamo a cos’altro.
In conclusione, a farne le spese di questo sistema “me-lo-motivo-come-meglio-mi-pare-a-seconda-di-come-mi-gira”, alla fine è un minore, che dopo aver aspettato i soliti e per certi versi incomprensibili tempi burocratici per ottenere uno spazio a lui riservato, se lo vede ora revocare.”
“Il Meetup Manduria 5 Stelle mette, quindi, in evidenza alla cittadinanza e ancor più al Commissario Prefettizio, il modo di operare di alcuni dirigenti, che evidentemente spinti da interessi diversi motivano in modo addirittura contrario, ordinanze simili”.