Manduria Noscia scrive al Commissario Garufi: “Meglio rinviare al prossimo anno la Fiera Pessima”

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“Siamo consapevoli delle innumerevoli vicissitudini e delle angosciose incombenze che quotidianamente è costretta ad affrontare. Una di queste è senza dubbio quella legata alla Fiera Pessima.” Inizia così una lettera aperta che il movimento Manduria Noscia ha inviato al Commissario Prefettizio del Comune di Manduria la Dott.ssa Francesca Adelaide Garufi, intervenendo sulla questione legata al possibile slittamento di un mese della Fiera Pessima.
“Fu un Regio Decreto del 1832 a decretarne le date di inizio e fine. Il Decreto ne indicava l’inizio al 7 marzo e la fine al 12 marzo di ogni anno. Da allora mai nessun’altra modifica è stata fatta a tale disposizione. Questa è storia, non solo consuetudine. – prosegue il Movimento ricordando l’importanza delle date dell’evento per i manduriani.
“A meno di un mese dalla 278^ edizione della seconda Campionaria Pugliese, con una gara di affidamento andata deserta e tempi ristrettissimi per riorganizzare il tutto, comprendiamo quanto sia difficile trovarsi nella Sua situazione.
Sulla stampa locale e non solo – continua la lettera – si parla di un ridimensionamento dello storico avvenimento e di un suo rinvio al mese di aprile.”
Manduria Noscia che esprime il pensiero di quasi 1200 tesserati e circa 6 mila persone sul gruppo Facebook, è contraria a tale soluzione e ne spiega le ragioni. “Ridurre la nostra gloriosa Fiera Pessima ad una sorta di Mercatone o sagra paesana non può e non deve essere, a nostro modesto giudizio, consentito. La storia, la storia della nostra cittadina impone obblighi che vanno oltre il semplice provvedimento burocratico. Non si può e non lo si deve consentire.”
“Nonostante la legge comunque ci viene in soccorso in casi come questo (il legislatore ha previsto simili situazioni e le ha puntualmente disciplinate con l’’art. 63 del nuovo codice degli appalti regolamentando il caso in cui una gara vada deserta stabilendo la possibilità, mantenendo invariate le regole del precedente bando di gara, di aggiudicarla a trattativa privata consultando una o più ditte) noi siamo del modesto parere che non sia il caso di stravolgere la storia e la tradizione della Fiera Pessima. Prendiamo atto con serenità che siamo vittime di una ennesima disavventura burocratica e stendiamo un velo pietoso su questa 278° edizione rimandandola al prossimo anno. Sarebbe riduttivo e non andrebbe sicuramente ad accontentare le aspettative della Cittadinanza. Mettendo in conto il fatto che già sono stati spesi circa 10.000 euro per la predisposizione del disciplinare di gara, si andrebbero ad impegnare altri fondi per una Fiera Pessima che non sarebbe quella che i Manduriani si aspettano sia per i contenuti che per il fatto di doverne necessariamente spostare il periodo.”
Manduria Noscia rileva inoltre la necessità che questo evento possa maggiormente coinvolgere i manduriani.
“E’ strano, nonostante la nostra Fiera sia centenaria, dover constatare la mancanza di un Ente Fiera. Problema questo già evidenziato dal Movimento Manduria Noscia in occasione della manifestazione del 10 Settembre dell’anno scorso tenutasi in Piazza Garibaldi. Un Ente Fiera di cui ne facciano parte anche le associazioni dei commercianti, degli artigiani, del turismo e degli agricoltori locali servirebbe a favorire e pubblicizzare le ricchezze del nostro territorio favorendo ed agevolando le aziende locali.”
“E’ indispensabile – conclude la nota – che una manifestazione così gloriosa sia organizzata nei minimi dettagli e soprattutto a tempo debito, onde evitare il verificarsi di situazioni incresciose come quelle avvenute per l’edizione 2018.
Sperando in un Suo benevole accoglimento di questa nostra e di molta cittadinanza, cogliamo l’occasione per porgerLe distinti saluti e augurarLe buon lavoro.”