Manduria – Maruggio: rettilineo a rischio incidenti. Comitato San Giovanni Bosco chiede interventi

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Tre incidenti nel giro di una settimana. L’ultimo domenica mattina, sulla Manduria – Maruggio. . Coinvolta una coppia di turisti con due minori. Fortunatamente le ferite riportate durante il violento impatto sono state lievi. Ma quanto accaduto impone una seria riflessione sulla pericolosità delle strade di contrada Pozzi – Cardinale ad alta densità di traffico, soprattutto in estate quando si registra un incremento degli automobilisti che si recano nei luoghi di residenza estiva. Segnaletica assente o poco chiara soprattutto per chi percorre quel tratto di strada per la prima volta. C’è qualche limite massimo di velocità a 50, ma anche questa sarebbe coperta dalla vegetazione. Il semaforo installato all’altezza dell’Istituto Agrario praticamente non ha mai funzionato. A questo si aggiunge anche la mancanza dell’Illuminazione pubblica da contrada Zingaro sino a contrada Pozzi- Cardinale.
E’ così che quel rettilineo diventa insidiosissimo.
Più volte il comitato di quartiere “San Giovanni Bosco” rappresentato dal presidente Giuseppe Tatullo si è recato presso gli uffici preposti a reclamare la conclamata situazione di disagio.
Il comitato ha descritto con dovizia di particolari tale condizione in una relazione indirizzata alla Commissione straordinaria presieduta da sua Ecc. Dott. Vittorio Saladino. Tale relazione è un sunto di tutte le criticità rese note dai cittadini che quotidianamente manifestano il loro malcontento per le condizioni di vita precarie in cui versano: strade dissestate, illuminazione a tratti assente, piazzette incolte e segnaletica confusa. Più volte, prima la giunta Massafra, poi la dott.ssa Garufi e altri funzionari del comune, hanno formulato promesse assicurando il sicuro intervento presso le zone rese note grazie alla summenzionata relazione. Ma la situazione resta immutata con il rischio che, prima o poi, ci possa “scappare il morto”.
Sollecitando nuovamente ad eseguire gli opportuni interventi, il direttivo del Quartiere San Giovanni Bosco spera, infine, che tale situazione possa trovare il suo epilogo quanto prima e che si possa garantire uno “status vivendi” idoneo a vantaggio della cittadinanza tutta.