Manduria: Festa patronale funestata dai soliti cattivi odori. Manduria Lab sollecita i commissari

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Ieri sera l’aria era, come accade spesso, irrespirabile. Ieri però non era un giorno qualunque. Tutti erano in piazza per le strade in processione a respirare a pieni polmoni “cattivi odori”.
La vicenda contestata da più parti sui social è stata oggetto di una nota di Manduria Lab.
“La festa del Santo Patrono è stata funestata dai soliti cattivi odori, che sono diventati ormai il peggiore incubo della popolazione manduriana. Circa un anno fa – scrive Manduria Lab – presentammo un esposto correlato da una petizione con centinaia di firme, per chiedere al Comune di Manduria di fare tutto il possibile per accertarne la provenienza e risolvere il problema. Non abbiamo mai ricevuto alcun riscontro!”
Manduria Lab che già lo scorso 25 Ottobre 2017 aveva sollevato il problema alla dott. ssa Garufi, oggi ha protocollato una nuova istanza all’attenzione della nuova amministrazione Commissariale, sollecitando un intervento immediato di accertamento provenienza emissioni odorigene, diffuse e continue, nell’abitato di Manduria.
“Nonostante sia trascorso quasi un anno, nessun riscontro è stato dato al suddetto esposto e non risulta che siano state adottate misure di ricerca della fonte di provenienza, utili a contrastare tali episodi e difendere la salute pubblica. Nel contempo, – scrive Manduria Lab nel suo sollecito – gli episodi relativi i cattivi odori non sono affatto diminuiti, come dimostra la cappa maleodorante diffusa nella giornata di ieri in tutta la Città e particolarmente evidente a causa dell’enorme partecipazione popolare registrata in concomitanza con i festeggiamenti del Santo Patrono; festeggiamenti che sono stati indubbiamente funestati da questa piaga ormai nota a tutta la popolazione.
Chiediamo dunque con maggiore forza di prendere in considerazione questa nostra e assumere senza ulteriore indugio, tutte le iniziative che riterrà opportune al fine di determinare le cause di questo fenomeno divenuto insopportabile.”